Il collega fidato.
Data: 21/07/2025,
Categorie:
Cuckold
Tue Racconti
Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
... che modella il suo splendido corpo e, in particolare, evidenzia il suo meraviglioso culetto, reso ancor più prominente ed invitante da un paio di scarpe nere con il tacco alto. Le meravigliose cosce sono fasciate da calze velate e, quando Leonardo la vede, rimane piacevolmente colpito e le fa subito molti complimenti.
«Alessio! Non mi avevi detto di avere una moglie così bella! Complimenti, signora, lei è veramente bellissima!»
Mia moglie fa un po' la civetta con lui e, maliziosamente, si diverte a provocarlo per tutta la durata della cena, che si rivela esser squisita. Parliamo di tante cose e, soprattutto, facciamo fuori una bottiglia di vino; una volta finita, mi alzo e ne vado a prendere un'altra; scendo nel seminterrato per prendere una bella bottiglia di Chianti, che intendo fargli assaggiare. Naturalmente scendo e risalgo silenziosamente e, nascosto dietro lo stipite della porta, vedo che Leonardo, in qualche modo, ci prova con Marcella, ma lei si mostra un po' ritrosa anche se, maliziosamente, continua a provocarlo; quando torno, vedo che lui ha il pacco molto gonfio e mia moglie, senza farsi vedere da lui, mi fa un cenno d'assenso, facendomi capire che, in qualche modo, il gioco è iniziato. Completiamo la serata seduti sul divano a parlare di tante cose e Marcella, da splendida troia, si diverte a provocarlo, scosciando e accavallando le gambe in continuazione. Il poveraccio non sa più come rivolgersi a me e non saltare addosso a lei. La settimana successiva, ...
... con una scusa, lo invito di nuovo a cena e, ancora una volta mi assento per qualche minuto; continuo a spiarli da dietro la porta e vedo che, finalmente, Marcella finge di cedere alle sue avance e, prima che io rientri in scena, lei lo invita per il sabato successivo, informandolo che io sarò assente per tutto il giorno. Quando se ne va, io fingo di attardarmi un attimo e lei lo accompagna alla porta; prima di uscire, lui la bacia sulla bocca, mentre lei gli accarezza il pacco che sembra voler esplodere nei pantaloni. Quella sera, a letto, Marcella è talmente eccitata che, appena glielo affondo dentro, viene all'istante.
«Amore! Ha un pacco enorme! Hai ragione tu: deve avere proprio un bel cazzone!»
Scopiamo di gusto e lei viene diverse volte, mentre io sborro due volte di fila, senza mai estrarre il cazzo da dentro lei, perché, dopo il primo orgasmo, è rimasto talmente duro che ho continuato a scoparla fino a venire una seconda volta. Il sabato mattina, esco di casa e, dopo una mezz'oretta, Marcella mi manda un messaggio avvertendomi che lui sta arrivando, per cui dovrò lasciarle tempo per gustarsi un po' quel grosso membro e poi, piombare in casa all'improvviso.
Sono eccitato da morire, silenziosamente torno in casa e sento dei gemiti di piacere che provengono dalla nostra camera da letto. Marcella ha lasciato volutamente la porta accostata, così attraverso lo spiraglio dello stipite, riesco a vedere dentro: la scena che mi si presenta agli occhi, è quanto di più erotico ...