1. Escort e gigolò! primo capitolo


    Data: 19/07/2025, Categorie: Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top

    ... spalle, senza dare una risposta ben precisa
    «Boh! Sinceramente non so che dirti, papà. Ho visto che mio fratello studia e lavora e, da quello che ho capito, guadagna anche molti soldi, perché l'auto che ha comprato da poco costa una fortuna. Anche se non ho capito bene che lavoro faccia, mi piacerebbe fare un lavoro come il suo, che appare ben remunerato!»
    Ho visto lo sguardo di mio padre diventare molto serio. L'ho osservato e son rimasta ancora affascinata dal maschio che mostrava d'essere. Aveva appena fatto la doccia, aveva addosso ancora l'accappatoio legato in vita ed il suo viso, appena sbarbato, era veramente intrigante, per non parlare delle sue gambe che spuntavano dall'accappatoio, che lo copriva fino a metà coscia: le vedevo forti e virili. Dentro di me, ho avuto uno strano brivido al pensiero di cosa potesse celarsi sotto il tessuto dell'accappatoio. Forse sono arrossita a quel pensiero, ma subito le sue parole mi hanno riportato alla realtà.
    «Elena, penseresti di voler lavorare e studiare, allo stesso tempo? Voglio dire: ci son dei lavori che vengono ben remunerati, perché comportano comunque dei sacrifici. Studiare e lavorare come fa tuo fratello, potrebbe esser pesante.» 
    Ho sollevato la gamba destra e me la sono messa sulla sedia, sotto il mio sedere, per apparire un po' più alta; indossavo solo le mutandine, sotto la mia grande t-shirt, che era di mio padre; a seguito di quel movimento, la t-shirt è risalita un po', mettendo in mostra le mie splendide ...
    ... cosce; ho visto che lui ha indugiato un po' troppo con lo sguardo sul mio corpo. Stranamente, questa cosa mi ha dato un lungo brivido di piacere.
    «Sì, papà! Voglio fare un lavoro che sia ben pagato! Capisco che ci saranno anche dei sacrifici da fare, ma... vedo che anche tu, ogni tanto, ti devi impegnare di più e comunque i risultati sono molto soddisfacenti. Moreno, in due anni, si è concesso tante soddisfazioni, quindi, anch’io, vorrei trovare un lavoro che mi piace e che mi vien ben pagato.» 
    Mio padre è rimasto a guardarmi ancora un po' seriamente, poi mi ha fatto cenno di avvicinarmi. Mi son alzata e son andata dall'altro lato del tavolo, mi son seduta sulle sue ginocchia. Era una sensazione bellissima il contatto della mia pelle con la sua e, volutamente, mi son spostata in maniera che il mio culetto poggiasse sopra il suo pacco, che mi è sembrato piuttosto grosso. Lui mi ha messo un braccio sopra le spalle ed io mi son girata verso di lui: ci siamo fissati negli occhi. 
    «Elena, posso farti una domanda molto personale?»
    Ho annuito.
    «Ti sembrerà strano quello che ti chiedo, ma vorrei sapere dettagliatamente quali sono le tue esperienze, in campo sessuale.»
    Le mei guance si sono imporporate all’istante! Questa cosa lui l'ha notata, ma è rimasto in silenzio ad aspettare la mia risposta.
    «Ecco, vedi, papà, io... voglio dire: ho solo dato qualche bacio, ma…»
    Ho abbassato lo sguardo in preda ad una profonda vergogna e molto imbarazzo. Lui ha portato una mano sotto il ...
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