1. Ho dovuto farlo io!


    Data: 06/07/2025, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top

    ... sgorgava da quello scrigno ancora intatto; ho passato ripetutamente la mia lingua su e giù, tra le pieghe della sua ostrica, spingendola dentro di tanto in tanto; Sandra, d'un tratto, ha appoggiato entrambe le mani sul mio capo e mi ha schiacciato il viso contro il suo clitoride, mentre smaniava muovendo il bacino su e giù, strofinando il proprio sesso contro la mia bocca, fino al momento in cui ha preso a godere senza ritegno.
    «Oh sì! Oddio, mi fai venire! Continua, che vengo! Ora! Ora veng...uhmm…»
    È stato un orgasmo intenso e fortissimo. Mi ha riempito la bocca di miele meraviglioso, che ho leccato fino all'ultima goccia. Poi mi son spostato di lato ed ho preso di nuovo ad accarezzarla con le dita; quando ho infilato il mio dito dentro, ho sentito che il suo imene era intatto. Sandra era vergine. Incredibile! Non mi sembrava vero! Non potevo crederci! Tommaso aveva mentito su tutto, raccontando cose di lei solo immaginate. Inebriato da questa incredibile scoperta, mi son di nuovo spostato più in basso, baciandole e leccandole di nuovo la patata. Volevo assaporare la sua fica vergine. Ho continuato a leccarla con calma e lei ha mosso i suoi fianchi assecondando il movimento della mia lingua, mentre le solleticavo il clitoride ora durissimo; poi mi son spostato più in basso ed ho cercato di nuovo di infilarla quanto più profondamente possibile. Di colpo il suo corpo è esploso in un orgasmo tremendo che l’ha fatta sussultare e sbattersi senza controllo. Ha urlato, mentre il ...
    ... suo corpo si inarcava e si irrigidiva. «Non è possibile! Mi fai godere ancora! Sei fantastico! Continua, che vengo! Ora, vengo!»
    Dopo che il suo corpo ha tremato ed ha vibrato in maniera incontrollata, lei di colpo si è girata e si è trovata davanti alla faccia il mio membro duro. Per un lungo istante lo ha fissato, poi lo ha impugnato con entrambe le mani ed ha cercato di accoglierne in bocca il più possibile. Dopo alcuni ripetuti tentativi, ha sollevato lo sguardo con aria un po' delusa.
    «Accidenti, questo tuo è troppo grosso! Quello di Tommaso mi riesce facile prenderlo tutto in bocca, ma... tu hai un cazzone esagerato!»
    Ho sorriso compiaciuto e poi ho lasciato che lei ci giocasse un po', facendo scorrere la lingua lungo tutta l'asta, ricoprendola bene con la sua saliva e poi, mi son messo tra le sue cosce aperte ed ho iniziato a far scorre la punta tra le labbra calde e umide della vagina; lei ha fatto un bel respiro e si è rilassata; quando ha avvertito la punta del cazzo che premeva contro l'ingresso alla sua vulva. Ho capito che il suo corpo mi desiderava e, per questo, cercava di spingersi verso l'alto, per venirmi incontro. Ho spinto lentamente la punta contro la sua apertura, sentendola aprirsi molto lentamente; allora sono scivolato con una calma assoluta dentro di lei. Quando ho sentito il mio cazzo premere contro il suo imene, l'ho baciata e, mentre lo facevo, ho dato una spinta secca e decisa; così ho colto la sua verginità e, senza fermarmi, ho continuato a ...
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