La passera.
Data: 10/06/2025,
Categorie:
Cuckold
Tue Racconti
Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
Sono insieme a mio marito dentro un negozio di sementi, fiori ed animali vari: ho scelto alcune piante che voglio mettere sul terrazzo di casa mia. Lui, assieme ad un commesso, le sta caricando in macchina, mentre io sto curiosando, seguita con lo sguardo dal proprietario, un bell'uomo alto, sulla quarantina. Vedo dentro una gabbia alcuni pappagallini molto rumorosi.
«Si prenda anche un paio di uccelli.»
Mi invita il tizio, rivolgendosi a me, con un tono più che allusivo al doppio senso. Io lo guardo e sto al gioco.
«Grazie, ma ce l’ho già.»
Lui mi guarda, ride e aggiunge.
«Sì, ma due son sempre meglio: conosce la storiella della passera?»
«No.»
Lui sorride e racconta.
«Una passera viene sorpresa da un temporale. Vede un ramo coperto da una foglia e ci si ripara sotto. Poi un grosso merlo, anche lui sorpreso dal temporale vede la passera sotto la foglia e ci si ripara anch'esso. Dà una spinta alla passera e si sistema li. Un’aquila vede i due e, dato che pioveva, si posa sul ramo. Dà una botta al merlo, che si sposta e, a sua volta, dà una botta anche alla passera, che arriva al limite della foglia e ricomincia a bagnarsi. La storia finisce qui, forse non fa ridere, ma impone una riflessione: più grosso è l’uccello e più la passera si bagna.»
Scoppio a ridere. Vedo che mio marito ha finito di caricare tutto, saluto il simpatico uomo e me ne vado. Tornata a casa, a sera, ho voglia di scopare, ma c’è la partita in tv, una finale dove gioca la squadra preferita di ...
... mio marito. Lui è preso e di me non ne vuol sapere, quindi, dopo poco me ne vado a letto, ripenso alla passera e sorrido fra me. Quando viene a letto mio marito, non mi riesce a scopare: la sua squadra ha perso l’incontro, lui è incazzato e addio al sesso. L’indomani sera, torno alla carica. Ho voglia, sono stata tutto il giorno a fantasticare sul fatto che avvertivo nello stomaco un forte languore, dovuto alla necessità di scopare. Appena andati a letto, mi butto su mio marito. Lui è stanco, ma, a mala pena, gli si drizza e, quando me lo infila dentro, dura pochissimo, venendo quando io non ho neanche cominciato a godere. Sono furiosa, me ne vado in bagno a lavarmi e mi masturbo con due dita. La sera successiva è mercoledì, serata dedicata al calcetto con i suoi quattro inseparabili amici. Quando torna è tutto un dolore, stanchissimo e anche per questa sera niente sesso, mentre io comincio a spazientirmi. Ho voglia, da alcuni giorni ho come l’impressione che lui mi eviti.
L’indomani, al lavoro, sono tesa: ho voglia di sentirmi dentro il suo cazzo, mi ha sempre fatto godere molto, non che sia molto dotato, ma ha il cazzo giusto e a me piace, lui lo sa usar bene, mi manca! Alle undici mi chiama e mi dice che questa sera tornerà tardi a causa di una riunione improvvisa. Sono furiosa, credo che abbia un’amante e allora decido di pareggiare il conto in anticipo. Già, il pareggio. È una cosa che io faccio quasi tutte le volte che andiamo in vacanza. Quando circa cinque anni fa, ...