1. Il nuovo Parroco.


    Data: 27/05/2025, Categorie: Gay / Bisex Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top

    ... l'estate scorsa. Dopo aver suonato un paio di volte, qualcuno dall'interno mi risponde.
    «Chi è?»
    «Buongiorno, Don Pietro, sono Massimo, il tecnico dell'aria condizionata!»
    Mi apre il portone e mi dice di salire al piano superiore. Con la mia cassetta degli attrezzi a tracolla, salgo la ripida scalinata ed arrivo al piano superiore; resto stupito nel trovarmi davanti un uomo sulla cinquantina, di media statura, con i capelli bianchi, il fisico molto snello, occhi azzurri che, per un lungo istante, si ferma a guardarmi quasi affascinato dal mio aspetto.
    «Ma... lei non è Don Pietro!»
    Il parroco si avvicina e mi stringe la mano presentandosi.
    «No, io sono don Andrea, il nuovo parroco che è venuto a sostituire Don Pietro! Venga che le mostro dove è ubicato l'impianto di climatizzazione così può rendersi conto del perché non funziona. In questi giorni sta facendo sempre più caldo e questa casa diventa un forno!»
    Attraversiamo un piccolo corridoio e poi, in fondo, c'è una vetrata, al di là della quale vi è un terrazzino dove si trova l'apparecchiatura. Inizio tutte le varie fasi di controllo e noto che lui osserva il mio fisico appena coperto da una sottile t-shirt, che modella i miei splendidi pettorali! Più di una volta lo sorprendo a guardarmi e, dentro di me, prende forma l'idea che il Don possa esser molto interessato al mio aspetto fisico, piuttosto che ai tempi e modi di riparazione del suo climatizzatore.
    «Si è bruciata una scheda, che non ho qui con me! Vede ...
    ... questa piccola scheda, posizionata qui tra l'unità centrale e questa centralina, è completamente fusa. La devo ordinare e, fino a che non mi arriva, non gliela potrò sostituire.»
    Volutamente mi son spostato di lato e l'ho fatto avvicinare con la scusa di mostrargli la scheda; mi son appoggiato con le mani sulle sue spalle ed ho fatto accostare il mio corpo al suo, cercando di creare un contatto tra il mio cazzo e il suo splendido culetto. È rimasto immobile, fingendo di osservare quello che era sufficiente semplicemente girar la testa per vedere. Lui è rimasto per alcuni momenti come se nemmeno mi ascoltasse, restando appoggiato al mio fisico, poi, d'un tratto, è come se fosse tornato con i piedi per terra, mi guarda e mi chiede quando potrò tornare.
    «Guardi, la ordino immediatamente, ma credo che prima di domani non sarà possibile averla. Considerando gli impegni che ho, non posso venire a sostituirla prima di domani pomeriggio.»
    Lui sembra un attimo assorto nei suoi pensieri, poi mi invita a seguirlo all'interno della casa e mi offre un caffè. Il tempo di metter su la moka e mi fa una proposta.
    «Io ho un impegno domani, però non son sicuro se sarò tornato nel primo pomeriggio. Per lei sarebbe troppo disturbo se io le lascio le chiavi di casa? Lei potrà venire, sostituire la scheda e fatturarmi l'importo della riparazione.»
    Trovo che non sia un problema accettare un mazzo di chiavi; è una cosa che si è verificata altre volte, così, dopo aver bevuto il caffè ed esser rimasto ...
«1234...»