1. Chiappe al sole (per non parlare delle poppe)


    Data: 14/11/2018, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu

    ... ginocchio. Sorrisi, tanto più che la signora continuava a guardare…. Le porsi la mano ‘Io comunque sono George e sono solo alla suit 7’. ‘Carlotta e sono in vacanza con mio marito’ rispose seria ma intanto continuava a guardare. Intanto eravamo quasi arrivati.. ‘Senta ma lo metta via per favore…’ borbottò. ‘Mi pareva che apprezzasse’ obiettai. ‘Avrà capito male…. io sono con mio marito e anche se non ha un coso così…. lui…. insomma io….’. ‘Tranquilla signora non mi deve spiegazioni ma, cambiasse idea, sono sempre alla 7 e sono molto molto discreto…’. Intanto l’ascensore era arrivato e la porta si era aperta. Carlotta scattò fuori e mi guardò quasi con disgusto. ‘Ci mancherebbe che io…. ma si immagini…… addio signor trave!’. ‘Guardi che mi chiamo George la trave è quella in mezzo alle gambe’. ‘Buon per lei’ mi liquidò fredda e sparì. Io rischiacciai il pulsante e salii i due piani rimanenti. Entrai in camera, mi spogliai e presi due corona ghiacciate dal frigo bar. Il cazzo era teso all’inverosimile. Poi bussarono alla porta. Ma porca puttana neanche una sega in pace!!! Aprii appena appena mettendo solo la testa per nascondere il corpo nudo. ‘Chi è?’ chiesi. Ed ecco di fronte a me la signora Carlotta con molta meno spocchia di prima. ‘Davvero sei uno discreto?’ balbettò. Io spalancai la porta e le mostrai il mio gran cazzo in piena potenza ‘sono la discrezione fatta a persona e sono tutto tuo!’. Lei sgranò gli occhi…. ‘sembra davvero una trave’poi lesta entrò e chiuse la ...
    ... porta. Con un po di smagliature ma, ancora piuttosto elastica, la 52enne Carlotta si dimostrò una piacevole digressione. Doveva avere parecchi arretrati perchè appena le infilai la mano sotto alla gonna e abbassai delle mutande bianche inguardabili trovai un bel bosco già allagato di voglia. Mi ci misi di buona voglia con le dita e le sparai subito un bel grilletto facendole vedere il paradiso. La troia godeva, godeva e godeva…. Volò via il vestito e due tettone grosse anche se un po’ molli mi si pararono davanti pronte per essere succhiate a dovere. I capezzoloni erano belli grossi e duri e la donna scivolò sul letto domandando solo di essere scopata come Dio comanda. Senza smettere di succhiarle le poppone le scivolai sopra e il cazzo fece il resto da solo cercandosi la strada in quel fitto bosco che non vedeva un uccello da chissà quanto tempo. ‘Ommadonnna ma è una trave….’ sospirò contraendo la vulva. ‘Tranquilla faccio piano’ le assicurai e con un colpo di reni gliene feci sentire una buona metà mentre piano piano glielo facevo scivolare dentro ancora e ancora… Cominciai a muovermi; prima poco poco poi sempre più veloce, e più veloce e ancora più veloce fino a raggiungere un ritmo da trapanatura. Carlotta, con la consapevolezza che eravamo in un hotel cercava di limitare i rumori ma era inevitabile che gemesse sempre più forte mentre incontenibile sentiva sopraggiungere un orgasmo dopo l’altro…. Dopo cinque mi lasciai andare anche io…. ‘Ooooooooo’ una sborrata della madonna ...
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