1. Orgia di Natale


    Data: 12/11/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Autore: rosco-porcello, Fonte: RaccontiMilu

    ... svettano duri fuori dagli slip.
    
    “Sorbole, che bei randelli che c’avete qua! Li avete fatti provare a qualche bella tedesca?”, domanda loro curiosa.
    
    “No nonna, ancora no. Siamo troppo timidi con le ragazze…” rispondono i due mortificati.
    
    “Ossignur, due bei ragazzoni così non possono essere timidi! Prendete esempio da vostra cugina! Su dai, che ve la fa passare la nonna la timidezza!”.
    
    Nonna Adelina, ormai senza più freni inibitori, mentre sta a smorzacandela, a cavallo del genero e saltella con il suo cazzo piantato su per la fica, prende a smanettare le verghe dei nipoti.
    
    Se le avvicina alla faccia in modo che, mentre li sega, può prenderne in bocca prima uno poi l’altro. La nonna infoiata un po’ lecca le cappelle e un po’ ingoia quei bei randelli giovani e vigorosi. Mentre ha tutto un cazzo infilato fino in gola palpa soddisfatta il pacco gonfio delle palle dei nipoti, il tutto sempre ondeggiando col bacino per godersi fino in fondo il cazzo del genero che le stantuffa nella fica. Quell’osceno quadretto va avanti un bel po’, sotto gli sguardi allibiti ed eccitati dei familiari, fino a che non si arriva all’orgasmo multiplo.
    
    Leonardo, il genero, dopo una serie di stantuffate più intense emette un rantolo di soddisfazione mentre scarica nella fica della suocera un mare di sborra. Contemporaneamente Adelina smanetta più decisa i cazzi dei suoi nipoti e quando sente i due ragazzi mugolare dirige le aste una verso la sua bocca, che mantiene spalancata, e una ...
    ... verso il suo petto. Nello stesso istante una scarica di sborra si riversa nella bocca della vecchia che la accoglie con un’espressione di gusto e la ingoia tutta per poi leccarsi golosa le labbra rugose, ed un’altra copiosa ondata di sborra le va sul petto e poi cola tutta sulle tette grosse come cocomeri ma bianche e cadenti come le mammelle delle mucche.
    
    La lussuriosa vegliarda, molto soddisfatta, lascia i due cazzi e si massaggia le tettazze spalmandosi addosso tutta quella sborra scaricatale dal nipote. Se la spalma con soddisfazione e con fare metodico, come si insaponasse sotto la doccia.
    
    Tutti la guardano frizionarsi la sborra sulla pelle floscia e le tettone cadenti con i loro sguardi depravati ed eccitati e lei, come a volersene giustificare, dice: “Fa bene alla pelle! La rende elastica e la idrata!” Poi, tutta impiastricciata di sperma in faccia, sul petto, sul collo e sulle mammellone, si alza in piedi sfilandosi il cazzo del genero dalla fica, si accovaccia a terra e prende a leccarglielo ripulendolo per bene.
    
    Mentre la vecchia Adelina lecca golosa il cazzo del genero, il figlio maggiore Antonio si inginocchia alle spalle della madre e, con fare frenetico, si sbottona i pantaloni.
    
    Guarda la moglie Raffaella con un’aria implorante e le dice: “Perdonami tesoro, è fin dall’infanzia che coltivo la segreta fantasia di scoparmi mia madre ed ora che ho scoperto quanto è troia non posso lasciarmi scappare l’occasione!”, e affonda le mani nel culone grosso della ...
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