1. Io e Giovanni parte sesta. Epilogo


    Data: 08/11/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti

    ... trattasse semplicemente di un dildo. Stavo male per quella situazione e dopo un poco, visto che nulla si modificava, ma continuava quella scena per me senza senso, dissi un perentorio “Basta”! invitando l’amico a smettere. Lui si limitò a scivolare seduto sul letto mentre Lidia protestò dicendo che si trattava solo di un gioco e non comprendeva perché non mi fosse piaciuto. Avevo capito troppe cose che già sapevo ed il comportamento di Giovanni era diventato puro cinismo.
    
    La cosa per me finiva li, mi rivestii dicendo che avrei atteso Giovanni in auto. Lidia non commentò abbracciando l’amico e portandoselo accanto si chinò a succhiargli il cazzo. Giovanni non disse nulla. Uscii e cercai di riordinare le idee soprattutto tentai di calmare quel caleidoscopio di emozioni tra loro contrastanti che stavo vivendo. L’innamoramento per l’amico era un dato di fatto, ma su tutto aveva priorità l’idea di costruire la mia famiglia ed il rapporto così non dichiaratamente corrisposto con Giovanni non mi lasciava tranquillo. Avrei potuto andare in tilt se di punto in bianco avesse preso decisioni diverse dal nostro quotidiano e sentivo di non potermi fidare di lui.
    
    Scesi le scale volando gradini e pianerottoli fino a trovarmi in strada dove salito in auto mi accomodai al posto di guida. Non feci in tempo a pensare cosa fare, sentii la porta aprirsi e l’amico si accomodò silenzioso sul sedile passeggero. Non volevo mettere in moto e prendere decisioni per primo, fu lui a dirmi; dai ...
    ... metti in moto ed andiamocene, qui non abbiamo più nulla da fare. Anzi, continuò con tono monocorde, non avremmo neanche dovuto venirci visto il gioco che ci ha fatto l’ultima volta. Già, continuai, ma non sei mai stato chiaro con lei!
    
    Quasi mi assalì, sai che quello che faccio con te volevo rimanesse segreto e che nessuno mai lo avrebbe dovuto sapere, anzi, nemmeno sospettare! Gli ricordai quello che Lidia aveva già chiaramente letto tra noi, ma stavo parlando ad un muro da rimbalzo. Poi, incalzai, quello che ha più da perdere sarei io che tra un paio di mesi mi sposerò! Fu la goccia che fece traboccare il vaso. Divenne furente e mi gridò in faccia tutta la sua delusione. Alla fine parlavo e parlavo ma lo abbandonavo sposandomi e lui si sarebbe trovato nuovamente solo.
    
    Tentai di fargli notare che adesso aveva anche lui una donna con la quale scopare, ma non ci fu storia. Non voleva vedermi più, non venne a casa mia ne andammo in piscina o al tennis. Non sapevo che fare, gli rubai ancora qualche pompino ma per sua stessa ammissione si trattava di vere estorsioni, per l’eccitazione che ero ancora in grado di creargli, ma era finita. E così terminò tutto. Lui venne al mio matrimonio ma io non andai al suo. Ci si vedeva solo quando i parenti di mia moglie si incontravano tutti, ma eravamo due estranei.
    
    Non ci fu mai alcun chiarimento ulteriore, mi rimane un ricordo “panico” dell’intera vicenda. Capii con Giovanni come avrebbe potuto essere una vera storia d’amore con un ...