1. Io e Giovanni parte sesta. Epilogo


    Data: 08/11/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti

    ... giovedì pomeriggio della settimana successiva; lui era libero dal lavoro e non voleva farlo sapere a Gilda. Acconsentii e parlandone con Lidia mi raccomandai di non uscire con strane scenografie. Lei rise, sapevo che ad una cavalla pazza come lei non si poteva certo comandare ed in campo sessuale era sempre un fiume in piena. Mi andava bene abbassare la guardia condividendo con un’altra persona la malsana passione che mi aveva pervaso per quel quasi coetaneo.
    
    La settimana che ci separò dal convivio in casa di Lidia fu molto impegnativa per me; rimasi fuori per lavoro in due diverse città e ci sentimmo solo per telefono. Al rientro dedicai il primo pomeriggio libero alla mia fidanzata e la sera, Giovanni non riuscì a liberarsi da un impegno con Gilda che si protrasse fino a tarda ora, lontano da casa, per cui dormirono in albergo. Lo sentii molto contrariato al telefono e non compresi il motivo visto che era stato lui a darle il consenso ad accompagnarla; pensava di fare in tempo a rientrare. Avrei voluto anch’io trascorrere la notte assieme gli dissi (da parte sua, nessuna risposta).
    
    Il pomeriggio successivo a casa di Lidia, solita scena da rapimento, subito baci e palpeggiamenti dall’androne, in ascensore e nel salotto. La prima scena però la donna l’aveva prevista in camera da letto, ci chiese di denudarci tutti per guardarci, era da troppo tempo che non ci osservava e voleva vedere se eravamo cambiati. Qualche commento sulla mia abbronzatura integrale e sulla pelle ...
    ... ambrata al naturale di Giovanni, poi l’assalto alla diligenza con un cazzo in bocca e uno in figa, a turno, era lei a decidere chi e quando. La posizione? Lidia a quattro zampe, ben piazzata, roteava il bacino vigorosamente e con una mano dava robusti colpi di sega al cazzo che aveva in bocca, ammonendoci di non sborrare finché non lo avesse deciso lei.
    
    Era la solita solfa! Oramai non mi eccitava nemmeno ma guardando la serietà e l’impegno di Giovanni che sistematicamente e senza nemmeno cercare di nasconderlo, fissava il mio cazzo in azione l’eccitazione faceva cento! La mossa successiva la concordò parlando con Giovanni all’orecchio. Lui non lasciò trasparire nulla, si avvicinò e mi fece sedere sul letto con la schiena appoggiata ai cuscini, poi prese qualcosa dal comodino senza che riuscissi a comprendere cosa stesse facendo, ma l’azione successiva fu eloquente: si sedette letteralmente a spegni moccolo sul mio cazzo, limitandosi ad emettere un leggero sospiro. Una volta accomodato, iniziò una danza ritmata che mi toglieva il fiato per la vicinanza del suo volto con gli occhi piantati sui miei.
    
    La bocca semiaperta che avrei voluto baciare ma lui non accennava a farlo ed io ne rimanev
    
    o intimorito, era come se lo vedessi per la prima volta. Lidia si era seduta di lato ed accarezzando Giovanni, ci guardava come per studiarci. Desideravo accarezzarlo e baciarlo ma non riuscivo a muovere un muscolo e lui si muoveva come se non avessi un corpo attaccato al cazzo, ma si ...