1. Io e Giovanni parte sesta. Epilogo


    Data: 08/11/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti

    Io e Giovanni parte sesta.
    
    Epilogo
    
    Il pomeriggio con Lidia aveva individuato una radice scoperta nel rapporto tra me e Giovanni. Ero certo che tutto quello che facevamo avrei potuto ripeterlo a fotocopia, tale era la mia infatuazione per quel ragazzo. Ma, pur continuando a sentire i battiti cardiaci aumentare ogni volta che entrava nel mio campo visivo o meglio ancora quando il suo profumo acre da adolescente inondava le narici o le papille gustative ne apprezzavano il sapore; il pensiero di essere posseduto mi bloccava, mi esortava a pensare come innaturale quel rapporto che fino al giorno prima, vivevo come una meravigliosa sorprendente storia d’amore.
    
    Adesso avrei proprio voluto capire cosa significasse tutto questo per lui, mi sentivo improvvisamente alquanto confuso. Inutile, Giovanni non si sbottonava, anzi, si arrabbiava se solo tentavo di estorcergli qualsivoglia esplicitazione di sentimento o sensazione, anche durante i rapporti sessuali. Nulla da dire, era bello e basta; non c’era bisogno di aggiungere altro. La cosa mi destabilizzava. I nostri incontri continuavano come sempre. Proseguirei con decine di storie che però risulterebbero tutte uguali o quasi. Non mi chiese più di andare da Lidia per i successivi quattro mesi ed a tutte le richieste di lei, non mi risulta abbia mai fornito alcuna spiegazione.
    
    Continuava ad accompagnarmi al lavoro ed a riportarmi a casa per stare assieme e fare le nostre solite sedute di sesso e funzionavano alla grande. Ci ...
    ... scambiavamo sempre meno baci e carezze, tuttavia, persisteva l’abitudine all’esercizio dei “sessantanove” infuocati con orgasmi tirati fino all’esasperazione, oppure, seguendo i suoi desideri lui non eiaculava per godersi una bella scopata con sborrata finale che gli inondasse l’intestino. Ovviamente Giovanni non parlava così apertamente, erano deduzioni le mie, prese da qualche frase che gli sfuggiva qua e la. Per esempio uno di quei giorni mi disse io vengo dopo, strusciandomi sul lenzuolo sotto i tuoi movimenti, contemporaneamente a quando vieni tu così sarò a posto. Intendendo che aveva inghiottito la mia sborrata in bocca e teneva quella in culo gelosamente stretta, la sua avrebbe disegnato una carta geografica sul lenzuolo sigh!
    
    Non mi interessava dover cambiare il lenzuolo, non dovevo risponderne ancora a nessuno, ma avrei voluto vederci chiaro in quello che provavo, come avrei fatto a vivere senza di lui se avessi deciso di mollarlo una volta sposato? Non avrei più avuto la possibilità di condividere il letto e l’amore durante la notte e comunque pur continuando a sentirmi stregato dalla sua presenza, dai suoi profumi e sapori, il senso di inquietudine che mi pervadeva ogni volta che ci lasciavamo, era sempre più preoccupante.
    
    Cosa temevo oltre al fatto che mi chiedesse la reciprocità nell’accoppiamento? Non mi ci volle molto a darmi la risposta che probabilmente da sempre sapevo ma della quale non mi ero mai preoccupato: Giovanni non mi disse mai un banale ti ...
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