Feathers
Data: 03/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: LadyEternia, Fonte: Annunci69
... istante.
Cazzo! Ero certa che non avrebbe perso l’occasione di rinfacciarmelo. Gli ho servito questa notte su un piatto d’argento, e non posso stupirmene più di tanto. Sono una completa idiota! E lo sono ancora di più per aver dimenticato anche se solo per un momento chi ho davanti.
“E’ vero, l’ho detto.”
Lo vedo alzarsi e muoversi verso di me con movimenti sensuali e calcolati. Come può essere così dannatamente erotico? Mi concedo un attimo fugace per osservarlo.
Socchiudo gli occhi, prima di riaprirli e guardarlo aspettando l’ardua sentenza. Ho una vaga idea di quello che mi aspetta.
“Spogliati. Adesso.”
Bingo! Gli sorrido rassegnata, lasciando cadere il cardigan che indosso.
“Ogni tuo desiderio è un ordine… Matteo.”
Avverto distintamente il suo sguardo magnetico su di me. Segue con attenzione ogni mio gesto, scrutandomi, studiandomi, osservando ogni singolo indumento cadere a terra, a scoprire sempre più il mio corpo ormai vulnerabile.
So di essere arrossita sotto la forza dei suoi occhi. E so che se n’è accorto. Posso immaginare senza problemi il ghigno soddisfatto che deve essere comparso sicuramente sul suo volto.
“Bellissima...”
E’ praticamente un sussurro, ma sono certa di averla udito! Alzo sbalordita la testa, concedendomi di guardarlo ancora una volta.
Sento lo stomaco stringersi in una morsa dolorosa, mentre lo osservo avvicinarsi. Non l’avevo mai visto così. I suoi occhi, di solito così distanti, ora sono liquidi per la ...
... passione, illuminati da uno strano bagliore che mi provoca mille brividi lungo tutta la schiena.
Cazzo! Cazzo! Mi sento bagnata. E ancora non mi ha nemmeno sfiorata.
“Vale...” La voce ridotta a un bisbiglio roco, sensuale.
Trattengo a stento un gemito, mentre avverto un calore pervadermi al suono del mio nome.
Voglio baciarlo, assaggiare il sapore di quella lingua così irriverente, mordere e succhiare quelle labbra così spesso serrate in un ghigno sprezzante. Ma non posso farlo, so che mi allontanerebbe. È lui che gestisce il gioco, non io.
“Sul divano.”
Sono ferma, pietrificata, davanti al divano, indecisa se salirvi o meno.
Mi sento imbarazzata come se fosse la prima volta. I suoi occhi, la sua voce…
Sono talmente distratta da questi pensieri da non accorgermi nemmeno che lui è ormai dietro di me, fino a quando le sue mani non mi sfiorano i fianchi, cingendomi la vita e attirandomi verso di lui.
Il respiro caldo, leggermente affannato, mi solletica l’orecchio facendomi sorridere per quella sensazione così improvvisa e inaspettata.
Lo sento mormorare qualcosa che non capisco, prima di avvertire la ruvidezza della cravatta che mi avvolge gli occhi e intrappola il mio sguardo nelle tenebre.
“Sdraiati.”
A tentoni mi muovo allungando le mani verso lo schienale, cercando con le mani il cuscino sul quale lasciarmi andare. Tutti i miei sensi sono all’erta, impegnati a cogliere qualsiasi rumore, suono, bisbiglio, movimento, che possa farmi capire dove ...