Lo zio franco. Seconda parte.
Data: 23/03/2025,
Categorie:
Incesti
Tue Racconti
Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
... birra al giorno e nient'altro.»
Lui si scuote, mi guarda, cerca di obbiettare, ma, a questo punto, tutti hanno capito ed approvato il mio scopo, quindi lo invitano a rispettare il patto, ma lui se ne va furioso. L’indomani mattina, lo vedo comparire a casa, mi porta una cassetta di pesci che ha ordinato lo zio; mi guarda, sono in costume:
«Non so come, ma penso che tu abbia barato.»
Mi dice, sostenendo il mio sguardo.
«Andiamo a fare un bagno?»
Gli propongo e, senza aspettare la sua risposta, lo prendo per mano e scendiamo al mare. Mi tuffo e nuoto, lui mi segue. Poco dopo lo ritrovo di lato.
«Dove hai imparato a nuotare? Fai un casino pazzesco e sprechi energie.»
Mi dice, facendomi fermare. Mi spiega come fare: effettivamente mi muovevo troppo, mentre lui increspava appena l’acqua. Bastano pochi consigli e già mi rendo conto di esser migliorata, torniamo verso lo scoglio e usciamo dall’acqua. Mi distendo al sole, lui mi si affianca.
«Dove hai imparato a bere in quel modo? Ne ho viste poche di donne capaci di regger tanto.»
Mi dice con voce calma.
«Credo che sia come il nuoto: tu sei un pesce, io un casino. Nel bere basta sapere quando fermarsi, purtroppo io, il mio limite, l’ho cercato tanto e mai trovato.»
Gli rispondo, fissandolo negli occhi.
«Franco mi ha raccontato che ti sei messa nei casini e che sei venuta qui per ritrovare la tua serenità; era giusto che facessi questo: sei anche tu figlia dell’isola; chi viene concepito o nasce qui, ne sente ...
... l’appartenenza per tutta la vita. Io non potrei vivere in nessun altro posto al mondo.»
«Per questo che la tedesca ti ha mollato?»
Gli chiedo con un tono calmo. Lui incassa il colpo, mi guarda e si avvia verso la scala. Capisco di aver esagerato, allora lo afferro e lo bacio di colpo. Per un momento, resta immobile, stupito dal mio gesto, poi corrisponde con ardore e mi stringe a sé. Mi abbraccia forte, sento il suo sesso crescere e premere contro la mia pancia. Restiamo un momento incollati, immobili.
«Non cercar di barare anche questa volta, se vuoi che io rispetti quanto ti ho promesso ieri sera, dovrai controllarmi da vicino, se invece vuoi solo scopare hai sbagliato persona.»
Mi dice con tono duro, fissandomi in volto.
«Avevo solo il desiderio di baciarti: se voglio che qualcuno mi scopi, lo trovo quando ne ho bisogno, senza problemi, ma tu, sei sicuro che non toccherai più dell’alcool? E poi, chi ti dice che abbia voglia di scopare con te?»
Gli rispondo ancora più dura. Abbassa il capo e sale le scale, io lo rincorro e lo attacco.
«Allora è vero quello che dicono di te? Sai solo fuggire? Ma che razza di uomo sei? Reagisci! Sei un bel ragazzo e ti butti via per una puttana di tedesca, che ti ha solo scopato? Non è stata capace di capire che tu, da qui, non te ne saresti mai andato; e tu, ancora ci muori per lei? Cazzo! Ma tutte le altre, trovano dei maschi cosi devoti?»
Gli urlo e scoppio a piangere come una scema. Si ferma, si avvicina, mi prende per mano e saliamo.
«Ti va ...