1. Lo zio franco. Seconda parte.


    Data: 23/03/2025, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top


    Torniamo al lavoro e, solo verso sera, il flusso dei clienti termina: è stata una proficua giornata, abbiamo fatto un bell’incasso. Poi arriva Bruno, ci dice che lo zio ci aspetta a casa, che sta già cucinando il pesce per tutti. Lisa protesta che vorrebbe andare a casa per farsi una doccia, io la guardo, le sorrido.
    «Anche a me fa piacere farmi una doccia, dai, vieni che la fai da noi.»
    Pochi minuti e siamo a casa. Lo zio sta cucinando del pesce sulla griglia.
    «Avete cinque minuti per la doccia.»
    Entriamo insieme nella doccia. L’insapono, lei lo fa a me, sento indurirsi i miei capezzoli, mi sto eccitando, la prendo da dietro, l’accarezzo, scendo in basso, l’accarezzo fra le cosce, geme.
    «No, fermati, ho in mente una certa idea e, se tu mi assecondi, ti garantisco che questa sera una dose massiccia di piacere non ce la toglie nessuno: dai, non perdiamo tempo.»
    Usciamo senza nemmeno asciugarci, lei estrae da una piccola busta due copri costume, due veli di cipolla, assolutamente trasparenti.
    «Indossalo!»
    Lo guardo, l’annodo al fianco, è come esser nuda. Con i seni al vento, usciamo sul giardino; i maschi, al nostro arrivo, si danno un’occhiata d’intesa e si tolgono la maglietta con la scusa del caldo; i loro pantaloncini cominciano a gonfiarsi, davanti. Mangiamo, durante la cena lei spesso prende del pesce con le mani e lo infila nella mia bocca, poi aspetta che le succhi le dita. La cosa eccita sia me che loro, vedo le loro patte dei pantaloni belle gonfie. ...
    ... Improvvisamente Lisa rientra in casa e ne esce, poco dopo, con un disco di vinile tra le mani e lo sostituisce a quello che il giradischi dello zio faceva suonando. Dopo un momento di silenzio, riconosco, dalle prime note, la splendida musica del sax di Fausto Papetti; lei invita lo zio a ballare a piedi nudi sul prato del giardino. Più che ballare, il loro è uno strusciarsi di corpi; resto ammirata dalla bellezza dei loro movimenti, quando improvvisamente, da dietro, Bruno mi cinge i fianchi. Sento aderire il suo bozzo in mezzo al solco delle natiche, mi sto sciogliendo fra le gambe. Lui appoggia la sua bocca sulla mia spalla e anche noi non ‘balliamo’, ma ci stiamo eccitando e siamo tanto presi dal gioco che quando finisce la musica, nemmeno ce ne rendiamo conto. Per alcuni secondi, restiamo abbracciati, poi, quando la musica riprende con un nuovo brano, Lisa si stacca dallo zio, mi afferra e s’incolla al mio corpo. La sua gamba destra è in mezzo alle mie cosce, da cui stanno colando i miei umori; sento l’osso del suo bacino spingere contro il mio pube, ho quasi un orgasmo, i suoi seni schiacciano con forza i miei capezzoli che son talmente duri da sembrar di voler bucare la stoffa. Con un gesto rapido, scioglie il nodo che teneva il copricostume e, in un attimo, siamo nude, subito imitate dai maschi. Ballando mi sposta di due passi di lato, vicino a un lettino di legno di quelli che si usano per prendere il sole, si siede e infila la sua testa fra le mie gambe, solleva la mia coscia ...
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