1. Lo zio franco. Seconda parte.


    Data: 23/03/2025, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top

    ... buco, urlando. Viene e mi riempie. Impazzisco e vengo per l’ennesima volta.
    Non ricordo di aver mai goduto tanto. In genere i maschi mi farcivano i buchi appena erano pronti a godere, fregandosene del mio piacere; ora, invece, ho avuto due maschi che mi hanno fatto impazzire. Anche lui esce da me e sento il buco mostruosamente aperto. Mi sdraio sul lettino sfinita. Franco mi passa la digitale e scatto foto a Lisa che, ora, sta succhiando avidamente i due cazzi: è meravigliosa, li rivitalizza in breve tempo, poi è il suo turno di godere. Franco si stende sotto e le pianta il cazzo in culo, mentre Bruno le spacca la figa: gode, urla, e loro la pompano da matti, poi urla l’ennesimo orgasmo, essi sono pronti a godere dentro di lei, ma lei è di diverso avviso.
    ”No, non venitemi dentro! Vi voglio in bocca! Meravigliosi stalloni, sborratemi in bocca!"
    Bruno è il primo, si sfila, si presenta alle sue labbra e le schizza tutto in bocca, imitato, poi, da Franco. Lei raccoglie e trattiene in bocca la crema di entrambi; ho capito cosa vuol fare, mi distendo sul lettino ed aspetto, mentre passo la digitale a Franco che, nel momento in cui lei mi fa colare in bocca la sborra dalla sua, ci mitraglia di foto. Concludiamo il gioco con un dolcissimo bacio, che viene interrotto dai due maschi, che ci offrono un calice di vino.
    «Brindiamo a questo momento, all'incredibile lussuria di queste due troie fantastiche!»
    Ridiamo di gusto. Franco mi abbraccia e bacia: mi sento benissimo, sono ...
    ... veramente felice. Più tardi loro se ne vanno, ed io e lo zio andiamo a letto, ma non ho sonno.
    «Grazie, mi hai fatto un regalo bellissimo: ho rivisto tua madre in te questa sera e, credo, sia ora che tu sappia: è un segreto che porto dentro da tempo»
    Mi dice, mentre mi abbraccia e bacia; sono sorpresa e lo guardo senza capire; lui si fa serio e continua:
    «Un tempo avevamo in comune tante di queste serate; io e tuo padre avevamo conosciuto Bruno e Lisa qui sull’isola. Insieme passavamo momenti incredibili, poi cominciammo a pensare di metter al mondo dei figli; purtroppo tua zia era sterile e, dopo due gravidanze, tua madre voleva una femmina, ma tuo padre non voleva saperne. I tuoi genitori erano un po’ ai ferri corti e per questo lei venne sull’isola e chiese a me e tua zia di aiutarla nel suo intento; non disse a tuo padre di aver sospeso la pillola e, all’ennesima orgia, fui io a schizzarle dentro, lui non lo fece mai. Ne derivò un casino, che ebbe, come conseguenza, la fine delle nostre serate. Non venne più all’isola, poi ci fu la tragedia della zia; io tagliai i ponti con loro, mentre tua madre ti considerava il risultato di uno sbaglio che l’aveva allontanata da tuo padre. Il paradosso fu che lui, che non ti voleva, era il tuo migliore amico, anche se tu non te ne sei mai resa conto. Quando ti sei offerta a lui, ne ha sofferto tantissimo e mi ha telefonato piangendo.»
    L’ho guardato stupita, mi son resa conto di tante cose e mi son sentita triste; ci siam messi a ...
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