Lo zio franco. Seconda parte.
Data: 23/03/2025,
Categorie:
Incesti
Tue Racconti
Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
... ritorno con gli amici. La festa è molto divertente, rido e mi sento al centro dell’attenzione di molti ragazzi: per me è una vera novità; sono ad una festa e nessuno mi prende per mano e mi porta dentro una stanza per scoparmi. Ad un certo punto della serata, vedo i ragazzi tutti intorno allo sposo, mi avvicino per capire e li sento discutere animatamente: è Fabio che si impone su tutti.
«Non sento ragioni! Oggi è la mia festa e ci deve esser anche lui: andiamo a prenderlo.»
Escono tutti, io guardo interrogativamente Lisa, che mi si avvicina e mi spiega che Simone, la persona assente, oltre ad esser il cugino di Pamela, è anche il miglior amico di Fabio. Un giorno era tutto pronto per sposarsi con una bellissima ragazza tedesca, ma lei l’ha mollato sull’altare; lui l'aveva presa malissimo ed aveva cominciato a bere. Ora capita che sparisca per giorni per ubriacarsi; è un vero peccato perché è un ragazzo meraviglioso e si sta rovinando per quella stronza. Poco dopo li vediamo tornare, facendo un casino enorme, insieme a loro c’è Simone: resto basita; è il ragazzo dell’altra coppia che scopava con loro, quindi Lisa si era fatta sbattere dal marito, figlio, amico e nipote della nuora, mentre dalla nuora si faceva leccare: hai capito quante tresche custodiva quest’isola? Mi colpisce la bellezza del giovane, nonostante sia un po' trasandato, ha un suo fascino, ma tutti lo trattano come un povero diavolo; sento di dover fare qualcosa per scuoterlo: in fondo, qui, mi hanno ...
... aiutato a trovare me stessa, perché non cercare di esser utile? lo avvicino, Pamela ci presenta, lui mi tratta subito come un'estranea non capendo quali possano esser le mie intenzioni, anzi, quasi mi offende e quindi passo all’attacco.
«Mi hanno detto che ti piace bere.»
Lo provoco, mentre nel salone scende un silenzio irreale. Tutti hanno sentito le mie parole. Lisa e Franco mi guardano con aria di rimprovero, gli altri stanno con gli occhi bassi.
«Anche a me piace farmi un bicchierino; che ne dici di fare una scommessa? Chi perde, dovrà esaudire un desiderio del vincitore, qualunque esso sia.»
Lui mi guarda stupito, un po’ indispettito dal mio atteggiamento strafottente.
«Sei sicura? Qualunque cosa? Mi sembra troppo facile. Naturalmente la scommessa si paga dopo la sbronza.»
Annuisco e confermo. Mi guarda divertito, tutti sono sbigottiti; lui ci pensa un po' su ed accetta. Stabiliamo la misura dei bicchieri, media grandezza, poi si comincia: uno io, uno lui, Pamela è incaricata di tenere il conto. Non è, per vero, la prima volta che faccio questo gioco, anzi mi considero una veterana. Loro non lo sanno e nemmeno lui, quindi, spero di vincere; ho una certa idea per la testa. Al quindicesimo bicchiere, noto una certa difficoltà in lui e, dopo altri tre, crolla; non è che io stia meglio, mi alzo malferma sulle gambe e reclamo la mia vincita.
«Accertato che ho vinto io, da questo momento tu, per la durata di un anno, non dovrai più bere nemmeno una goccia d’alcool, solo una ...