1. L'amore al tempo della quarantena


    Data: 01/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... testa, tanto che dovette afferrarsi ad un anello nel muro, di quelli usati un tempo per legare i cavalli. Ma si riprese in fretta, tanto più che si sentì alle spalle lo scalpiccio della ronda che si avvicinava. Si ritirò allora in fretta in una rientranza del muro, accucciandosi dietro dei provvidenziali cassonetti, maleodoranti di immondizia da tempo non raccolta. Lì nascosto, Gualtiero rimase a guardare la piccola truppa che gli passava davanti e andava oltre: erano solo in tre, giovanissimi, sui vent’anni, forse, e marciavano, l’armi in pugno, con passo marziale. In particolare, Gualtiero fu colpito da uno dei tre, un biondo che per un istante sembrò volgere lo sguardo verso di lui: ne ammirò il volto cesellato, il fisico armonioso, le gambe solide nella marcia e, seguendolo con gli occhi, le natiche muscolose strette nella divisa.
    
    “Cazzo…”, sibilò, sentendosi investire da una vampata di calore.
    
    La ronda uscì dal suo campo visivo e poco dopo il suono dei passi si smorzò nella foschia umida che cominciava lentamente ad alzarsi. Non appena fu di nuovo silenzio, Gualtiero sbirciò dal suo nascondiglio e, vedendo tutto deserto, si azzardò a venir fuori. Per un attimo fu tentato di tornare indietro al sicuro entro le mura di casa, ma solo l’idea di ritrovarsi chiuso fra quelle pareti gelide e senza vita lo sconvolse. Come se non bastasse, la visione del magnifico gendarme, qualche istante prima, lo aveva rinfocolato tutto: la sua voglia di cazzo diventò un bisogno ...
    ... spasmodico.
    
    Riprese il cammino e poco dopo vide profilarsi il recinto del parco, spettrale con gli alberi spogli, ma con i cespugli fortunatamente abbastanza folti da costituire dei buoni ripari. L’ingresso del parco era transennato e con un grosso cartello:
    
    “VIETATO OLTREPASSARE”, ma il giovane, dopo essersi guardato attorno, scavalcò con un balzo le transenne e si inoltrò per un sentiero ghiaioso, scomparendo ben presto alla vista di chiunque si fosse trovato a passare per la strada.
    
    Sperava che qualcun altro avesse avuto la stessa idea, ma nessuno si vedeva in nei viali deserti, sui quali la foschia incombeva sempre più pesante. Per un istante Gualtiero ebbe la sensazione di trovarsi in un film dell’orrore, con qualcosa di spaventoso che gli sarebbe balzato davanti all’improvviso da un macchione bruciato dal gelo; si sentì prendere dal panico, tanto più stremato com’era dal freddo e dalla delusione; ma scosse la testa e decise che sarebbe andato avanti un altro poco, prima di riprendere la strada di casa.
    
    Stava giusto passando davanti a un casotto di servizio, quando sentì un fruscio alle sue spalle. Diede un balzo col cuore in gola e si voltò di scatto. Non c’era nessuno. Si guardò attorno con gli occhi sbarrati, accostandosi per un istinto di difesa al muro del casotto. Non voleva ammetterlo, ma se la stava facendo sotto dalla paura. Fu allora che, con la coda dell’occhio, vide un’ombra che si avvicinava. Il cuore prese a battergli all’impazzata e rimpianse ...
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