1. La scoperta di ahmed : regali dall'arabia ( capitolo 6)


    Data: 11/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Evan18, Fonte: Annunci69

    ... dei miei pantaloni in mezzo alle chiappe. Tutto accompagnato dai suoi gemiti di piacere. Dopo qualche secondo sentii mollare la presa e lui si allontanò osservandomi soddisfatto. Io non mi mossi ma poi girai il viso e notai il suo cazzo (praticamente come lo avevo immaginato) ancora umido , gocciolante di caldo sperma. Toccai la chiazza umida fra le mie chiappe ancora in quella posizione.
    
    "Voglio vedere ora se hai il coraggio di uscire così"
    
    Mi avvicinai a lui e con la mia mano destra strinsi il suo cazzo..percorrendo col palmo tutta l'asta. Iniziai a spalmare sulle mie labbra le ultime gocce di sborra che lo ricoprivano e leccai le dita con aria di sfida. Lui mi guardò sorpreso. Gli dissi: "è questo sai fare?! Mi aspettavo di meglio da un cazzone come te"
    
    Con il suono della campanella mi allontanai sculettando e lui rimase li col cazzo in tiro a guardarmi il culo "Che zoccola!" Disse. "Se lo vuoi assaggiare sai dove sono"
    
    Quel momento fu la mia prova del 9. Ero diventato così sfacciato da non fregarmene.
    
    Sorprendevo me stesso. Avrei potuto scappare da quella situazione ma ho rischiato senza curarmene.
    
    Avere il culo bagnato di vera sborra mi eccitava da matti, soprattutto se era di un ragazzo che io consideravo un vero uomo.
    
    Ero una troia che odorava di sesso.
    
    Il messaggio del mio padrone fu puntuale quando arrivi di fronte casa. (Decisi di non dirgli dell'accaduto, ...
    ... avrebbe potuto arrabbiarsi)
    
    "Apri la cassetta della posta "
    
    Una busta era conservata dentro alla cassetta, il timbro e il francobollo erano scritti in arabo.
    
    SalII di corsa in casa, mi sistemai indossando il pantaloncino da casa e mi sederti comodamente alla scrivania osservando la busta.
    
    Strappai la striscia sigillata e ne feci scivolare il contenuto: non potevo crederci. Un foglio macchiato di bianco, un'altro e un'altro ancora.
    
    Mi aveva mandato le foto su cui i ragazzi avevano sborrato.
    
    Presi quello di Kamil e lo annusai. Che odore delizioso. Mi mandava in estasi, ...e poi Mohamed ...kahled..
    
    Ma sotto tutte le foto intravedevo un foglio di colore diverso.
    
    "FLY EMIRATES - GATE 22
    
    17:00 h - destination: DUBAI"
    
    ....la data era quella del giorno dopo.
    
    Mi spinsi indietro con la sedia. Un biglietto aereo.
    
    Un messaggio sul cellulare diceva: "Troia, se stai leggendo questo messaggio vuol dire che hai un biglietto per venire qui. Questo è un ordine, da questo momento hai tutto il tempo per peparare i tuoi vestiti, le tue valigie e prendere l'aereo. Quando leggerai questo messaggio non dovrai più rispondere fino a che non sarai arrivata qui. Se alle 17 di domani non sarai all'aeroporto di Dubai, addio per sempre!"
    
    Chiusi gli occhi e con l'ano ancora umido dalla sborra di Michele trasudata dai miei jeans, mi chiesi: "Cosa fare?"
    
    CONTINUA.
    
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