1. La scoperta di ahmed : regali dall'arabia ( capitolo 6)


    Data: 11/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Evan18, Fonte: Annunci69

    (Ripubblicazione rivisitata)
    
    La corrispondenza di messaggi con li mio "papi" si era infittita più del solito. Nulla che io facessi gli era ignoto. Lui sapeva tutto, perché gli mandavo tutto. I suoi voleri erano delle soddisfazioni. Tutto il tempo che passavo era dedicato a lui. Ero felice per come ero diventato e per questo gli ero grato. Prima che "incontrassi" lui, non mi sentivo a mio agio; volevo fare qualcosa al di fuori delle mie capacità che grazie a lui avevo acquisito.
    
    Grazie a lui diventavo ogni giorno più "bitchy" (ovvero "come una troia").
    
    Era ormai un mese che non toccavo il mio cazzo. Anche in bagno, per fare pipì mi poggiavo sulla tavoletta per non toccarmelo. Questo faceva sì che mi concentrassi sul mio culo, l'unica cosa che davvero contava. Ormai, le estreme eccitazioni che gli esercizi mi facevano provare si scaricavano sul mio culo, e il mio cazzo rimaneva semi-eretto e gocciolante. Mi aveva fatto capire che il quel piccolo membro che avevo far le gambe era davvero insignificante, ed ormai per godere mi dedicavo al mio culo:
    
    "Lo sai bene che il mio cazzo è 10 volte più grande del tuo e sborra 10 volte in più!! Questo é il cazzo di un vero uomo! E se ti chiedi perché il tuo non sia lo stesso, è perché sei una troia, ed è questo quello che devi diventare totalmente. Guardati, hai un culo perfetto e un cazzo minuscolo...é naturale!" (mi diceva)
    
    La mia pelle era liscia dappertutto ormai, e risaltava il mio tono abbronzato che avevo di natura. ...
    ... Le cerette mi aiutavano a contenere la crescita dei peli, usandole a cadenza settimanale, ed erano molto più veloci e precise.
    
    Osservando il mio culo allo specchio notavo che era migliorato: la differenza era sostanziale; le mie chiappe più sode che lasciavano spazio ad un buco più largo e liscio, dando l'impressione di una mela spaccata.
    
    Maggiorenne da poco, ma con il corpo candido e innocente, preda di una marmaglia di cazzi che volevo provare.
    
    Da poco il mio padrone mi aveva ordinato di spalmare un olio sul mio corpo per ammorbidire la pelle: ben tre volte al giorno. Massaggiavo tutto partendo dalle mie gambe tralasciando solo il mio cazzo. Ne utilizzavo una grossa quantità perchè, come il mio padrone voleva, doveva rendere un effetto lucido-bagnato sul mio corpo, tanto che una buona parte non era assorbita ma rimaneva in superficie. I jeans in molti punti si bagnavano proprio per questo. Le mie chiappe sode, camminando, si sfregavano fra loro e l'olio produceva un effetto indimenticabile che mi invitava a usare la mano o le dita per accentuare il godimento.
    
    Questo era il momento da me più atteso e desiderato, perché massaggiarmi rendeva il mio risveglio più eccitante, senza risparmiare una bella stuzzicata al mio ano che mi faceva godere in modo ben visibile ma soprattutto udibile.
    
    Dedicavo più di un'ora alla mia preparazione ogni mattina. La doccia la facevo ogni settimana, con sola acqua calda prima della ordinaria ceretta. La mattina: sveglia alle 5; ...
«1234»