1. Giovani seduttori - Capitolo 3


    Data: 24/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... disprezzare ogni cosa suo cugino facesse o dicesse o sostenesse. Quando Luca disse (la mattina presto) che faceva un po' caldo e gli bastava avere una maglietta, Paolo insistette che non era vero e che aveva bisogno di una maglia pesante.
    
    Fu allora che Adriano si mise a guardare la maglietta molto sottile di Luca e mentre il ragazzo era ancora con la testa sulla sua spalla, diede un’occhiata ai suoi piccoli capezzoli. La maglietta era larga sul collo e lui poteva vedere il piccolo gonfiore del capezzolo sinistro duro per il freddo che lui si rifiutava di ammettere. Adriano cominciò ad essere eccitato da quella visione, molto erotica specialmente perché era fatta segretamente. Si contorse sul sedile per mettersi più comodo ed alleviare la pressione sul cazzo che gli stava diventando duro. Disturbato dal movimento del suo cuscino umano, Luca si agitò nel suo sonno. Si allungò sul poco spazio del sedile e così facendo la sua mano precipitò sul grembo di Adriano che non la respinse, godendo della sensazione della giovane mano contro la stoffa sottile dei suoi shorts. Passò sopra il torace di Luca col braccio fingendo di asciugare una macchia sul finestrino. Così facendo il suo avambraccio strisciò sui capezzoli erti del ragazzo che si lamentò piano nel sonno, flettendo le dita sul grembo di Adriano mentre sognava.
    
    Adriano si chiese se Luca aveva notato che gli aveva toccato le tette e decise che probabilmente era così. Per controllare la sua teoria, tirò la ...
    ... cintura di sicurezza come se ne stesse controllando la forza. Mentre lo faceva il dorso delle sue dita passarono sul capezzolo sinistro rigido di Luca. ‘Molto meglio che con il braccio!’ pensò. Fece correre la mano su e giù sulla cintura molte volte ed ogni volta le nocche carezzavano le piccole tette del ragazzo.
    
    * * *
    
    Quando loro arrivarono al loro motel pioveva a dirotto ed il padre di Paolo andò al bar per un drink per rianimarsi dopo le lunghe ore di guida. La mamma di Paolo chiese ai tre ragazzi di stare un po’ tranquilli e lasciare agli adulti una mezz’ora di libertà, ritirandosi nella loro stanza, mentre gli adulti si facevano qualche cocktail. Adriano l'assicurò che lui avrebbe mantenuto la pace, e la mamma di Paolo se ne andò sollevata.
    
    Allora i tre si guardarono ansiosamente all'un l'altro. La loro festa era iniziata ma non nel modo che loro si erano aspettati.
    
    “Giochiamo a nascondino?” Suggerì Luca agli altri due.
    
    “Sì, bravo genio, dove ci nascondiamo in una stanza di motel?” Gli rispose subito il cugino sarcasticamente.
    
    “Che ne dite di mosca cieca?” Propose Adriano: “È divertente e non c’è bisogno di molto spazio. Uno spazio poco familiare come questo è l’ideale.”
    
    “Um, ok. Come si gioca?” Disse Paolo. Anche Luca ascoltò le spiegazioni, così non doveva ammettere di non sapere come si giocava.
    
    “Semplice. Una persona fa il cieco e gli altri si mettono in un punto della stanza e stanno fermi. Il bendato deve prenderli e quando lo fa, deve ...
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