Capraia
Data: 24/10/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: Easytolove, Fonte: Annunci69
... grullo, facci altri due negroni!”
“Agli ordini madame!!”
Lo stronzo ha già visto ogni cosa.
Restiamo in silenzio per un altro poco, ci godiamo la luce del sole che rosseggia nella piccola baia, le pietre del castello in cima al promontorio sembrano infuocate.
“ecco i Negroni, e due vassoi di acciughe fritte e calamari in guazzetto, questi li offre la casa”.
Mi fa occhietto lo stronzo, i miei amici qui, sanno che con gli uomini non ci vado, della mia passione per le donne, una delle cause della rovina della mia vita passata.
“Mi chiamo Sigoulene, e sono bretone, faccio la navigatrice solitaria su questi gusci di noce”.
Me lo dice probabilmente per evitare le solite domande di rito, con un sorriso soddisfatto, attende la risposta,
“Mi chiamo Adele, sono italiana e faccio la biologa, allevo spigole e orate in quelle vasche che hai costeggiato appena fuori dal porto”.
Ridiamo all’unisono, iniziamo a conversare, chiacchiere da donne, donne di mare.
Ha un compagno anche lui navigatore, sta facendo la rotta del rhum, una traversata in solitaria dell’atlantico, una specie di banco di prova per il giro del mondo che inizierà tra qualche mese, e a cui si è iscritto.
Lei si sta preparando per il prossimo anno, in cui farà la mini transat, partenza dal nord della Francia e arrivo in Guadaloupe, quattromila miglia di traversata su quel guscio di vetroresina che vedo ormeggiato di fronte a me.
Si vedono ogni tanto quando possono, mi fa vedere dallo ...
... smart phone una foto del suo uomo, un lupo di mare con la barba scura, i capelli arruffati, la pelle cotta dal sole.
Le racconto per sommi capi la mia vita, gli anni passati a Milano, nel mondo della moda, poi tramite un amico, lo riscoprire la laurea in biologia mai utilizzata, e questa specie di clausura, il matrimonio con le orate e il mare.
Mi chiede dove potersi lavare.
Il marina ormai ha chiuso, lei suppongo che sia etero, l’idea di portarmela a letto è molto remota, ma anche solo stare per qualche ora con una donna che mi piace, è irresistibile.
“prendi un po’ di cose per la notte e per la serata, verrai da me, ti offro una cena di pesce in uno dei migliori ristoranti del Mediterraneo”.
Siamo entrambe satolle e mezze ubriache, dopo un altro giro di Negroni, abbiamo affrontato la lunga salita che ci ha portate a casa, docciate e cambiate, pochi passi e siamo arrivate da Lorenzo, dove il pesce salta direttamente dal mare, dentro alle padelle della madre, regina incontrastata del fornello e non solo.
Ci siamo scolate due bottiglie di un bianco senza etichetta, che uno zio di Lorenzo riesce a tirare fuori da un improbabile vigneto in mezzo ai sassi e alle capre.
Gli ultimi discorsi sono stati molto sconclusionati, risate senza motivo, Sigoulene deve aver compreso che la mia rovina sono state le troppe donne , le droghe , la vita dissoluta e senza prospettive.
Lei è una bretone tutto di un pezzo, nata sul ponte di una barca a vela, l’unico obiettivo ...