1. Cartomanzia - 15a parte - Finito il notiziario, a cena fuori!


    Data: 22/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: zorrogatto, Fonte: EroticiRacconti

    ... della natica al pizzo dell’intimo e facendo arrivare l’elastico alla sommità della coscia.
    
    Poi -attentamente osservata con ammutolito interesse dalla tavolata!- ripeté l’operazione anche dal lato verso la brigata di amici, che addirittura trattennero il fiato, mentre la parte centrale degli slippini si raggruppava, come una vela afflosciata, davanti al suo curatissimo ciuffetto.
    
    Laura esitò e guardò di nuovo Vito: lui non emise suono, ma lei lesse chiaramente sulle sue labbra l’incitamento: «Avanti!»
    
    Mise i pollici nell’elastico, puntò i piedi sul pavimento e fece scendere l’indumento oltre la piega delle ginocchia; da lì il leggero capo scivolò da solo fino alle caviglie.
    
    Vito la guardò, implacabile: «Raccoglili e mettili sul tavolo, accanto al tovagliolo» le sussurrò autoritario.
    
    Laura obbedì, ormai stregata dalla situazione, incurante dei sussurri e risatine della brigata al tavolo accanto.
    
    «Adesso voglio che tu apra le gambe al massimo… Immagino che i tipi della tavolata stiano guardandoti e che apprezzeranno molto, quindi lascia che possano vederti bene la fica! Siediti sul bordo della panca e appoggia le spalle allo schienale»
    
    Non riusciva a far altro che seguire le disposizioni… gli ordini (!!!) del suo amante e quindi soddisfece anche questo.
    
    «E adesso dimmi: sei eccitata, sei bagnata?»
    
    Il suo tono era disperato, anche se sussurrò per non farsi sentire da nessun altro: «Ma non lo so!!!»
    
    «Beh… controlla, no? Mettiti un dito dentro, bene ...
    ... fino in fondo e poi fammelo vedere!»
    
    Lei abbassò la mano e la spinse tra le cosce accostate.
    
    «Apri al massimo quelle cazzo di gambe!» le sibilò lui, con un sussurro cattivo.
    
    Laura annuì con rassegnazione e fece come ordinato; il gruppo dei cinquantenni allungò all’unisono il collo e non fiatò neanche, mentre assisteva alla lenta scomparsa del medio della sua mano destra nell’oscura profondità della sua fica; arrivata in fondo, lo mosse un attimo. accarezzandosi le mucose più interne per assecondare la sferzata di eccitazione che l’aveva improvvisamente travolta e poi -lentamente, quasi con dispiacere- lo fece scivolare fuori ed infine lo mostrò al suo amante, luccicante del suo miele.
    
    Lui fece un rapidissimo sorrisetto soddisfatto, poi disse, sempre tenendole lo sguardo puntato imperativamente negli occhi: «Bene, vedo che la situazione ti eccita… Adesso facci tutti felici: masturbati… Qui, adesso!» precisò, spazzando via i deboli pretesti che lei stava per erigere.
    
    Così, con un sentimento misto di vergogna ed eccitazione, cominciò ad sfiorarsi le labbrine della fica, sentendosi annegare in un’ondata di piacere sempre più potente.
    
    «Stuzzicati anche il culo, avanti!… -le impose lui-… Anzi, fatti vedere bene: appoggia i calcagni sulla panca e allarga al massimo le ginocchia…»
    
    Lei ubbidì, agganciando i tacchi sottili dei suoi vezzosi zoccoletti al bordo della panca, in modo da avere un punto d’appoggio per poter nel caso sollevare il sedere dalla panca.
    
    Vide ...
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