1. Cartomanzia - 15a parte - Finito il notiziario, a cena fuori!


    Data: 22/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: zorrogatto, Fonte: EroticiRacconti

    Quando fu ben dentro di lei, mentre la stantuffava freneticamente, mise un dito nell’elastico del perizoma e tirò, sforzandolo fino a strapparlo e poi lasciandolo ricadere, come afflosciato, penzolante a mezza coscia.
    
    Poi portò le mani sui seni, afferrò i lembi della camicetta e tirò forte, facendo volare contemporaneamente tre bottoni ed infine le abbassò le coppe del reggiseno, liberandole le mammelle che, perso il loro sostegno, scesero di un poco a causa della gravità e dei suoi anni.
    
    Il faretto affiancato alla telecamera in terra, stava probabilmente rendendo nitida la ripresa dei suoi testicoli che dondolavano ed, ad ogni affondo, le sbattevano sulle ninfe, mostrando chiaramente la sodomizzazione, anche perché lei, ormai, teneva i piedi ben distanti tra loro.
    
    «… la Juventus stamani è partita per… mmmpppffhhhh!!!!» le avevano messo i due indici in bocca e poi avevano tirato, per allargarle la bocca ed appoggiarle dentro le due cappelle turgide, che subito avevano sborrato, una dopo l’altra; lei aveva un po' ingoiato ed un po' lo aveva fatto colare fuori, sul mento, a gocciolarle su petto e seni, prima di riprendere la lettura del notiziario, mentre uno nuovo da dietro, le strappava il reggiseno, separando le due coppe.
    
    Poi un altro, con un arnese davvero grosso, le si era messo dietro ed aveva cominciato a spingerglielo, alternativamente, un pò in fica ed un pò in culo; era durato un po' più degli altri, ma le aveva letteralmente allagato la fica di ...
    ... sperma.
    
    Andato via lui, era arrivato un vero gigante: sarà stato alto almeno due metri e con due spalle larghe così; come fosse stata una bambola, l’aveva cinta per la vita, rialzata senza sforzo apparente fino a farla inginocchiare sulla scrivania e poi, con la manona a premere sulle reni, l’aveva fatta mettere -in pratica- alla pecorina, con le ginocchia divaricate al massimo, le natiche contro i calcagni ed i gomiti puntati sul tavolo, a continuare a leggere le notizie, mentre lo sperma le colava di dosso ed i seni, ormai liberi, scampanavano dal suo torso ed i capezzoli -eretti quasi dolorosamente- strisciavano sul piano di cristallo, seguendo il ritmo dei colpi che il gigante le dava con la sua grossissima mazza, affondandola furiosamente nella fica dilatata.
    
    Dora era esausta e frustrata, perché non aveva potuto abbandonarsi all’orgasmo, durante tutto il film, ma adesso che il gigante -dopo essersi anche lui svuotato nella più remota profondità della sua vagina- si era sfilato, sul gobbo era apparsa la scritta che attendeva, per cui finì di leggere la notizia e poi, sorridendo professionalmente, salutava e dava appuntamento alle edizioni successive, come se nulla fosse successo.
    
    Sentiva il mare di sperma che le avevano scaricato nella fica che usciva e che le colava pigramente dalla coscia e sul tallone e, abbassando lo sguardo, vide la pozzanghera di sborra che era colata dal suo viso e dai suoi capelli; non resisté: si abbassò e cominciò lussuriosamente a leccarla via ...
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