1. Madrina putativa 2


    Data: 20/10/2018, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... mio padre, innamorato di mia madre, sta ancora con te?”
    
    “Tua madre non vuole un legame con un uomo, anche innamorato come Nicola.”
    
    “Pensi che abbia altri uomini?”
    
    “Questo lo dovresti chiedere a lei … “
    
    “Tu perché stai con lui?”
    
    “Perché lo amo sempre, ci faccio spesso l’amore; mi sono trovata a fare sesso per soldi, ho distinto l’amore del sesso; lui ha capito; ha dato l’amore ad Ester, ma continua ad essere affettuoso con me; stiamo bene così … “
    
    “Cosa hai dato a me?”
    
    “Tu sei figlio dell’uomo che amo; amarlo attraverso di te è meraviglioso; non sei mio figlio e non c’è incesto; sei suo figlio e ti amo come fossi lui; non voglio darti sesso e ti do l’amore che lui mi lesina per darlo a tua madre. Tu invece perché fai l’amore con me?”
    
    “Perché vorrei farlo con mia madre, ma so che non accetterebbe l’incesto; perché sei la moglie di mio padre e mi prendo tutto quello che è suo, anche la donna … “
    
    “Mi pare che il cerchio sia chiuso … “
    
    “Tranne il fatto che tu non sei mia madre e io non sono mio padre … “
    
    “Per questo è ancora più bello; io mi lascio amare come fossi Ester e ti amo come amavo Nicola a vent’anni.”
    
    “Quanto sesso sei disposta a metterci?”
    
    “Tutto quello che mi chiedi; sono anche una professionista, posso dimenticare chi sei e farti sballare di piacere … “
    
    “Lo farai?”
    
    “Quando me lo chiederai; non oggi; in questo momento sei il mio amore giovane e non ti tradisco facendo sesso … “
    
    “Ti amo, Ester!”
    
    “Ti amo, ...
    ... Nicola!”
    
    Me lo tiro addosso, gli prendo la testa e la accompagno sui seni, porto la bocca su un capezzolo e lui comincia a succhiare; colo dalla vagina fitti umori di orgasmo; mi preparo ad un’esplosione infinita; ho voglia di squirtare su di lui, come mi capitava con mio marito, quando ancora non eravamo sposati; lo sento carico di voglia, di passione, di amore; lo accarezzo su tutto il corpo, adatto il fallo fra le cosce, rasente la vulva, ma non lo lascio ancora entrare.
    
    Cerco di sentire ogni nervo, ogni muscolo, ogni ganglo di quel corpo nel quale mi sembra quasi di riconoscere quello del mio giovane amore inesperto mentre stava per sverginarmi; l’emozione è la stessa e non aspetto altro che sentirmi violata; ho qualche timore perché la mia vagina è ben abituata al fallo, ma la dimensione di lui è tale che certamente la sentirò tutta, ne sono certa; nessun altro, finora, mi ha fatto provare quel che Nicola mi da penetrandomi; so che Francesco supererà suo padre.
    
    Infilo una mano tra i corpi, prendo l’asta e porto la punta alla vagina; gli suggerisco di fare piano e mi penetro lentamente; ogni spinta fa avanzare la mazza di millimetri e mi fa versare decilitri di umori; quando la punta spinge contro la testa dell’utero, mi sono svuotata di piacere; gli giro le gambe intorno ai fianchi, intreccio i piedi sulla schiena e siamo una sola cosa; ‘mio’ gemo come una litania e lui sente che l’amore lo sta travolgendo; urla il nome della madre e spara uno tsunami di sperma nella ...
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