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Il mio colore preferito? Il nero.
Data: 16/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: PurpleLady, Fonte: RaccontiMilu
... ritornavano. Tornando a casa dopo aver portato a scuola mia figlia, mi fermo ad un semaforo rosso. Mentre aspetto vedo poco distante un vecchio barbone nero dall’aria affaticata seduto su una panchina lungo la strada. Subito in mezzo alle gambe sento muoversi qualcosa… la mia figa è in agitazione al solo pensiero di quello che mi passa per la testa vedendo quell’uomo. Quando scatta il verde mi avvicino in auto all’uomo. “Buongiorno, va tutto bene? Posso fare qualcosa per lei?” Chiedo. “Va tutto bene Signora, sto solo riposando le mie vecchie ossa.” Mi risponde lui. “Le posso offrire un posto fresco dove riposare e magari anche qualcosa da mangiare.” Gli propongo. “Se insiste, non posso rifiutare una simile proposta, lei è proprio un angelo.” Mi ringrazia Gli apro la portiera e lo invito a salire in auto. “Un angelo con un corpo stupendo.” Dice ammirando le mie curve una volta a bordo. “Come ti chiami?” Gli chiedo. “Albert, ma gli amici mi chiamano Nonno Albert. Non so se è perchè sono il più vecchio di tutti o per la barba e i capelli bianchi che mi fanno assomigliare a Babbo Natale… ahhahahhaha.” Mi risponde ridendo. Rido con lui e ci dirigiamo verso casa. Arrivati a casa lo faccio accomodare in cucina e vado a cambiarmi. Con la scusa del caldo soffocante di questi giorni metto una magliettina molto leggera e un paio di short elasticizzati molto stretti che fanno risaltare ancor di più le mie forme. Come promesso gli preparo un ...
... buon pasto che divora in un baleno, mi dice che era da tempo che non consumava un pasto decente seduto a tavola. Guardandolo anche il mio appetito aumenta ma io sono sono affamata di cibo. “Vediamo se ho altro da offrirti…magari un dessert.” Gli dico aprendo il frigo alla ricerca di un dolce. Con finto fare innocente mi piego a novanta gradi mostrandogli provocatoriamente il culo. Con i pantaloncini che indosso sono indecente. La provocazione ha il suo effetto. Sento le sue mani afferrare l’orlo degli shorts e tirarli di scatto verso il basso. In un lampo mi ritrovo la sua lingua tra le chiappe alla ricerca del mio sesso. “Questo è l’unico dessert che desidero ora.” Gli sento dire. Con la testa praticamente dentro al frigorifero lo lascio slinguazzarmi la figa. La sento che voracemente si insinua dentro di me. Sento le sue mani allargarmi le chiappe per permettere di arrivare ancora più a fondo. La punta della sua lingua risale imperterrita la mia apertura stimolando inaspettatamente il mio punto G. Stringo sempre più forte la parete e la porta dell’elettrodomestico. In pochi secondi l’orgasmo conquista ogni più recondito angolo del mio corpo. Mi giro, lo guardo intensamente. “Voglio il tuo cazzo.” Gli dico inginocchiandomi di fronte a lui e aprendogli la cerniera dei pantaloni. “E’ meglio se me lo lavo prima.” Mi dice lui mentre mi ritrovo in mano uno splendido e notevole cazzo nero, sporco e puzzolente. “A me piacciono così Albert, sporchi e con questo ...