Il mio colore preferito? Il nero.
Data: 16/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: PurpleLady, Fonte: RaccontiMilu
Ho sempre avuto un debole per gli uomini di colore.
Ma non ho mai avuto l’occasione di amarne uno.
Nella mia vita ho sempre avuto relazioni solo e soltanto con uomini bianchi.
Di uomini di colore, quand’ero ragazzina, ne giravano ancora pochi, i flussi migratori dall’Africa non erano così intensi come lo sono negli ultimi anni.
30 anni fa li vedevi solo in tv e vederne uno dal vivo, nel nostro piccolo paesino dove vivevo fino a poco tempo fa, era un fatto occasionale.
Erano per me un qualcosa di esotico, esseri “selvaggi” di un paese lontano.
Uomini misteriosi, con la loro lucida pelle color ebano, con i loro possenti muscoli scolpiti dalla natura severa di un continente ancora primordiale.
Per questo ne sono sempre stata attratta, qualcosa di proibito che la nostra cultura relegava ai margini della società.
No, non sto parlando di razzismo ma solo di paura di quello che non si conosce, di quello che esce dalla norma e ci disorienta.
Nel mio caso paura ma anche attrazione. Poli opposti che si attraggono.
Ma crescendo, diventando una donna matura, le mie fantasie da ragazzina sugli uomini neri si sono sopite, relegate da qualche parte del mio subconscio. Con il tempo ho seguito le regole che la nostra società pretendeva. Donna bianca – Uomo bianco.
E così alla fine ho sposato mio marito. Bianco come la neve.
Un matrimonio perfetto da cui è nata qualche anno fa una bellissima bambina.
La nostra vita, anzi la mia vita, ha preso una piega ...
... inaspettata quando mio marito, per una riorganizzazione aziendale della multinazionale in cui lavora, è stato promosso e gli è stato offerto un trasferimento in un’altra sede in una grande città. Un’occasione d’oro per la sua carriera ed il giusto riconoscimento per le sue capacità. Il rovescio della medaglia è che per permettere a mio marito questo avanzamento di carriera, dovevamo lasciare il nostro paesino e trasferirci, io dovevo lasciare il mio lavoro, la nostra bambina cambiare scuola. Ma come ho detto, era un’occasione imperdibile, una di quelle che si presentano una sola volta nella vita e così diedi tutto il mio appoggio alla scelta di mio marito e in breve tempo ci trasferimmo nella nostra nuova casa in città.
In fondo il mio lavoro non mi era mai piaciuto e con la promozione lo stipendio di mio marito ci permetteva di vivere più che agiatamente. Eravamo entrambi d’accordo che per il momento avrei fatto la casalinga, badato a nostra figlia e magari più avanti, quando le cose erano ben consolidate, avremmo anche pensato ad una seconda gravidanza.
Dopo qualche mese dal trasferimento nella nostra nuova casa, un giorno, dopo aver accompagnato mia figlia a scuola, tornai a casa, mi cambiai e usci per una salutare corsa. Avevo deciso da qualche giorno che avrei sfruttato il tempo libero che avevo per rimettermi in forma, non è che fossi fuori forma ma volevo evitare di mettere su qualche chilo standomene ad oziare in casa. Il parco, a pochi isolati dalla mia nuova ...