1. Clitoride maschile 2.


    Data: 16/01/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gianmy, Fonte: Annunci69

    ... si offuscò per diversi secondi mentre mi adeguavo al dolore straziante. Quando mi sono ripreso ho visto gli intensi occhi di Federico che mi penetravano proprio mentre il suo enorme cazzo faceva lo stesso. L'ho visto mentre mi parlava e, mentre un rumore bianco provocato dall'agonia si placava, iniziai a sentire le sue parole ...
    
    «Siiiiii. Prendilo. Prendi il mio enorme cazzo, piccola troia» mi prese in giro. «Merda! Il tuo piccolo buco è così stretto»
    
    Lo sentii tendere il suo cazzo, e sembrava impossibile crescesse ancora più grande dentro di me.
    
    Si accasciò in parte su di me, appoggiando la sua fronte sulla mia, e sospirandomi le parole in faccia: «Ti ho fatta venire solo entrandoti dentro, piccola. È davvero così bello avermi dentro?».
    
    Non capendo quello che diceva abbassai lo sguardo e rimasi allibito. Era vero. Ero venuto... E non mi ero nemmeno toccato! E non me ne ero nemmeno accorto! Il dolore di essere aperto era così forte da sovrastare completamente l’orgasmo. Non potei fare nulla se non stringere gli occhi chiusi e piagnucolare pateticamente su di lui.
    
    SCHIAFFO.
    
    Ancora una volta mi ha colpito in faccia. «Guardami mentre io e il mio cazzo mostruoso prendiamo la tua figa, troietta. Ti ho chiesto: è davvero così bello?».
    
    «Fa male. Fa male, signore«.
    
    «Peccato.... Io mi sento così bene invece» disse. Un ampio sorriso si insinuò di nuovo sul suo volto. «L'ho appena inserito» continuò, eccitato «Se fa male adesso, immagina come ti sentirai ...
    ... quando inizierò a fotterti, piccola»
    
    Afferrò i miei polsi legati dal metro e li sollevò fino ai suoi addominali. Poi li ha spinti verso il basso, sbattendoli nel mio piccolo clitoride.
    
    SCHIAFFO.
    
    «AAAAAAAHHHH. TI PREGO!» Lo implorai, mentre il mio intero corpo si irrigidiva.
    
    «Mi preghi, cosa?» Chiese, prima di ripetere quel gesto crudelmente ancora, e ancora e ancora.
    
    SCHIAFFO.
    
    SCHIAFFO.
    
    SCHIAFFO.
    
    «TI PREGO!! PERCHÈ?» Supplicai, tra le mie lacrime.
    
    «Perché cosa? Perché continui a prenderti a pugni nelle palle?» Chiese, infantilmente. «Chi lo sa?»
    
    Mi sollevò di nuovo i polsi. Ho trasalito in anticipo, chiudendo di nuovo gli occhi.
    
    «Guarda» disse con un autentico senso di meraviglia nella sua voce.
    
    Aprii gli occhi, sollevando le lacrime e seguendo la sua linea di visione sul mio cavallo. L'incredibile dolore del suo enorme cazzo, ancora sepolto nel mio culo da poco non più vergine, e il suo brutale e ripetuto sbattere delle mie palle, aveva fatto sì che il mio minuscolo cazzetto si riducesse in una ancora più piccola flaccidità. Piccolo come non lo avevo mai visto.
    
    Ridacchiò quasi senza fiato per l'incredulità.
    
    «Hhhhhhhm» rimasi senza fiato, sentendolo iniziare a togliere il suo grosso cazzo. I miei interni si riorganizzarono ancora una volta mentre tirava fuori il suo grosso cazzo, centimetro dopo centimetro; lasciandomi con un dolore bruciante intorno al mio anello dolorante e sensibile, sentendomi sgonfio e vuoto. Quando ha rimosso il ...
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