1. L'estate della prima volta


    Data: 15/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti

    Freddy ed io eravamo amici da anni, trascorrevamo l’estate insieme dato che i nostri genitori possedevano due bungalow vicini al lago.
    
    Avevamo la stessa età, pochi mesi di differenza, ma corpi totalmente diversi. Io ero alto e magro, lui più basso di una decina di centimetri, ma aveva una corporatura più massiccia.
    
    Avevo capito fin da piccolo di essere più attratto dai ragazzi che dalle ragazze, ma era qualcosa che avevo tenuto per me.
    
    Noi due avevamo fatto spesso la lotta, di solito a torso nudo e con costume da bagno o pantaloncini e questo mi eccitava sempre.
    
    A volte, quando stavo sopra di lui e lo stringevo, sentivo i nostri uccelli strisciare uno contro l’altro e dovevo smettere per paura che mi diventasse duro.
    
    Non vedevo Freddy da otto mesi quando arrivai al lago. Io ero un po’ cambiato, ero diventato più alto di qualche centimetro ed avevo iniziato a riempirmi un po’ di più nel petto.
    
    Mi ero allenato durante l’anno scolastico, avevo fatto centinaia di flessioni al giorno, quindi i miei addominali erano abbastanza sviluppati ed avevo pochissimo grasso, insomma mi presentavo abbastanza bene.
    
    Ma la caratteristica di cui ero più orgoglioso era il mio pene che si era allungato ed aveva iniziato a ingrossarsi, non ero ancora alla massima grandezza ma ci stavo arrivando.
    
    Già da qualche anno mi masturbavo ma ora sparavo un sacco di sperma quando raggiungevo l’apice. Mi piaceva la bianca sborra cremosa che schizzava sui miei addominali e sul petto e ...
    ... poi me la strofinavo.
    
    Avevo un po’ di peli che stavano crescendo intorno alla zona dell’ombelico ma li tenevo rasati. Non ero un grande fan dei peli del corpo, ne avevo lasciati un po’ sulle braccia e un piccolo cespuglio sopra il pene.
    
    Stavo tornando da una nuotata quando ho visto la macchina di Freddy fermarsi davanti al bungalow. Quando uscì dalla portiera posteriore e guardò verso il lago, quasi non lo riconobbi. Lo sviluppo era stato molto generoso con lui.
    
    Fece un cenno, io salutai con la mano e corsi verso di loro. Lo sentii chiedere ai suoi genitori se poteva fare una nuotata, ma gli dissero prima di prendere la sua valigia e cambiarsi.
    
    Mi fece cenno di seguirlo, di aiutarlo con i bagagli e di entrare nel bungalow.
    
    I suoi genitori mi salutarono e mi ringraziarono per l’aiuto.
    
    Noi due andammo nella sua stanza, appoggiammo le sue borse sul letto e lui iniziò a spogliarsi per cambiarsi.
    
    Mi dava le spalle quando si tolse la maglietta e notai quanto di muscoli aveva guadagnato.
    
    Era ancora più basso di me di una decina di centimetri, ma si era riempito un po’ di più ed il fatto di fare sollevamento pesi e calcio aveva sicuramente dato i suoi frutti. Ad ogni sua mossa vedevo i muscoli flettersi.
    
    Poi si voltò verso di me e mi chiese di aprire la borsa che avevo portato dentro, prendere il costume da bagno e buttarglielo.
    
    Il suo petto era pieno, solido e grosso. I bicipiti si flettevano ad ogni movimento del braccio ed aveva tricipiti abbastanza ...
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