1. Quella volta in campeggio


    Data: 13/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: jill23, Fonte: Annunci69

    Quella volta in campeggio
    
    Ciò che racconto sono fatti realmente accaduti, mi limiterò a cambiare le circostanze e i nomi dei vari protagonisti al fine di evitarne ogni possibile individuazione.
    
    Mi perdonerete la prosa, ma è il meglio che ho saputo fare.
    
    Estate 2019, campo estivo educativo, con una associazione formativa dell’area cattolica. Siamo un gruppo di 25 di persone tre educatori adulti (un maschio – io - e due femmine) e altri 22 tra ragazze e ragazzi, tutti maggiorenni.
    
    Destinazione Francia, discesa in kajak dell' Ardeche.
    
    Non conosco il gruppo, mi hanno invitato non tanto per le mie competenze di educatore (ve ne sarebbero stati molti altri più bravi di me), quanto per le mie abilità “acquatiche”, (istruttore di nuoto, velista, istruttore Sub, assistente bagnanti, ecc.), ho accettato molto volentieri l’invito, conosco le altre due “cape” sono simpatiche, ironiche, colte e… cosa che non guasta mai sono anche due bellissime ragazze, entrambe sposate.
    
    Marie 38 anni e Larissa 36;
    
    la prima alta mora con un fisico da far invidia a una modella; faccia “esotica” che ricorda vagamente il profilo di alcune donne indiane da me conosciute nella mia permanenza nel Nord America, nulla di fuori posto, un culo perfetto, due fantastiche tette (credo una terza/quarta misura), due labbra carnose che inducono a tentazione anche quando non si muovono e dulcis in fundo due interminabili gambe.
    
    La seconda più piccoletta, un volto angelico incastonato da due ...
    ... fantastici occhi in corpo minuto, ma incredibilmente energico e dalle proporzioni invidiabili, che ispira solo a vederla i pensieri più osceni e peccaminosi.
    
    Infine io over 55, sportivo, salutista, socialmente impegnato in vari organizzazioni non profit e amante del buon vivere. Sposato da più di trent’anni.
    
    Vederle nude (costume da bagno), è un godimento. Da subito ho “invidiato” i mariti, non potevo fare a meno di immaginarmele mentre si concedevano senza ritegno e in situazioni da poter assaporare quella sensualità che, più o meno intenzionalmente “seminavano” al loro passaggio.
    
    I primi giorni sono un test a quello che nei giorni successivi sarebbe diventato routine; la sistemazione per tutti è in tenda, i ragazzi e le ragazze dormiranno assieme al loro gruppo di appartenenza, io dormirò con Larissa e Marie.
    
    Prepararsi per la notte significa spogliarsi (e io in mezzo al loro semi nudo), per quanto tutti lo facessimo con attenzione e naturalezza, vedere le schiene e gambe nude, i capezzoli scuri su quei seni ancora poco abbronzati, e quell’accenno di folta peluria che si intravedeva da dietro quando si piegavano a recuperare qualche indumento, il leggero toccarsi in quegli spazi ristretti, creava una situazione e uno spettacolo di un erotismo indescrivibile, che cominciava a coinvolgerci, ma al quale tutti facevamo finta di non dar peso, non tanto e non solo per le nostre convinzioni religiose, quanto per la maturità ed equilibrio che tutti ritenevamo di avere per una ...
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