1. Nemici & capezzoli


    Data: 10/10/2018, Categorie: Etero Autore: nikitaxxx, Fonte: Annunci69

    ... si staglia sul mio pianerottolo e per un attimo abbastanza lungo da essere notato lo sguardo gli cade sui miei piccoli capezzoli dritti che ricambiano il saluto.
    
    Consapevole di non essere passato inosservato Brontolo si schiarisce la voce.
    
    “Divertente vederti a disagio Sexy Brontolo”, penso. Poi dico:
    
    “No tranquillo, ero già sveglia da un po', dimmi tutto, che abbiamo fatto sta volta?
    
    Lui mi sorride con leggero imbarazzo.
    
    “No nulla, anzi scusa i modi, non sono sempre così rompicoglioni è che ho problemi a dormire da quando ho traslocato, dopo settimane ancora non ho capito perché e tra lavoro e varie la notte ho bisogno di recuperare il più possibile... ”
    
    “Wow quindi articoli anche delle frasi oltre a grugnire e imprecare? Comunque piacere io mi chiamo Andreea, non credo che ci siamo mai presentati...”
    
    Lui ride un po'.
    
    “Andreea... Piacere, Fabrizio. E sì a volte mi capita di articolare frasi, anche se molto raramente”
    
    BrontoloFabrizio mi tende la mano. È grande e dalla stretta forte ma dal tocco leggero. La sua mano che mi sculaccia con quello stesso tocco leggero attraversa i miei pensieri. I miei capezzoli accennano un nuovo saluto e l'aria fresca dell'interno del palazzo mi porta un brivido dal collo giù per la spina dorsale e fino al sedere mezzo scoperto.
    
    - “Senti fa freschino vuoi entrare? Mi vado a mettere un maglione”
    
    Senza aspettare una risposta mi volto velocemente, l'orlo della gonnella si alza nel movimento e mi scopre di più ...
    ... mentre salgo i gradini all'ingresso di casa ed entro in camera. “Vediamo che tipo sei, Signor Rompicazzo”, penso. E penso anche “Però, sono davvero annoiata”.
    
    Fabrizio mi segue incerto, dalla porta aperta di camera mia gli dico mentre frugo nell'armadio disordinato
    
    -”Guarda nel mobiletto rosa c'è il caffè, che ti va di metterlo su?”
    
    Lui un po' interdetto obbedisce, leggermente smarrito raggiunge caffè e caffettiera muovendosi nel caos della nostra cucina di studenti.
    
    “Senti...”
    
    “Eccomi scusa dimmi pure” - gli dico rientrando in cucina e appollaiandomi su una sedia con le gambe incrociate.
    
    “Ecco è una cosa un po' strana da chiedere vedi è per via del mio lavoro, ti accennavo prima...”
    
    Il rumore del caffè che sale lo interrompe un attimo, io mi alzo e istintivamente mi tocco il culo che, ancora nudo porta leggeri i segni dell'intreccio di vimini della seduta.
    
    Brontolo butta un'occhiata fugace e poi mi guarda dritto negli occhi, questa volta con un tantino di malizia.
    
    Malcelando un sorriso prendo due tazze e verso il caffè.
    
    Mi sta sul cazzo, penso, e probabilmente la cosa è reciproca. Eppure questo astio atavico che proviamo l'uno per l'altra, ha un nonsoché di eccitante. Il nostro riconoscerci in due specie diverse e nemiche ha qualcosa di sexy. È un'ostilità naturale quella tra di noi, talmente naturale e istintiva che mi stuzzica e mi incuriosisce. E mentre rincorro questi pensieri sento il clitoride pulsare e i muscoli pelvici contrarsi per un attimo ...