1. La sua troia - iii


    Data: 07/10/2018, Categorie: Etero Autore: NoOne8, Fonte: Annunci69

    ... gambe, continuando a masturbarsi con movimenti di mano sempre più ampi.
    
    “Me lo sono meritata quel cazzone?” gli chiese, segando il bastone duro.
    
    “Sì, puttana.”
    
    “Bene, guarda quanto è bagnata la mia fica…”
    
    Si infilò due dita tra le labbra, spingendole fino in fondo, muovendole per alcuni secondi prima di tirarle fuori lucide di umori, portandosele alla bocca.
    
    “Mmmmh…” fece assaggiandosi. Poi, lo guardò dritto negli occhi.
    
    “Scopami col tuo cazzone, padrone.”
    
    L’uccello di Marco ormai era più duro di prima. Quasi in un raptus, afferrò Serena per i polsi, tirandola in piedi.
    
    “Lo vuoi, troia?” Le urlò praticamente in faccia.
    
    “Sììì!” Urlò lei come risposta.
    
    Marco la baciò appassionatamente con la lingua, mentre una mano le penetrò la figa da dietro.
    
    “Quanto sei bagnata, sei proprio una cagna!”
    
    “Sì, sono la tua cagna! Prendimi!”
    
    L’uomo la girò immediatamente, spingendola contro il muro dalla schiena, così che il culo, sostenuto anche dai tacchi alti, rimanesse sporgente. Quindi, impugnò il cazzo dalla base, puntandolo contro le labbra bagnate della donna, strusciandolo per tutta la loro lunghezza.
    
    “Ti piace così?”
    
    “Sì! Sì! Scopami! Non ce la faccio più!” Lo pregò.
    
    Trovata l’entrata, Marco la penetrò con una sola spinta, facendo scomparire il cazzo nella figa, affondandolo fino alle palle.
    
    “Aaaah!” Urlò di sorpresa e piacere Serena.
    
    La fregna della donna era così bagnata che al marito sembrò di aver appena immerso l’uccello in una ...
    ... pozza d’acqua calda.
    
    “Cazzo, sei un lago…” osservò.
    
    “Sìììì, oddio quanto è grosso. Mi stai riempendo!”
    
    Aggrappato alla vita, Marco cominciò a scoparla con spinte violente, arrivando sempre il più in fondo possibile, riempendo l’aria di sonori e bagnati schiocchi.
    
    “Aaaah! Ah! Sì! Scopami!”
    
    Marco afferrò i polsi della donna, tirandoli a sé, spingendo sempre più forte, concentrandosi sul movimento delle chiappe a ogni affondo.
    
    “Cristo! Mi stai sfondando la figa!”
    
    “Ti piace eh, puttana?”
    
    “Sì, sì! Più veloce! Non smettere mai di scoparmi!”
    
    Marco lasciò i polsi della moglie, avvolgendole con forza un braccio intorno al collo per tirarla a sé. In quella posizione, senza uscire dalla figa, la portò fino allo specchio a figura intera appeso al muro lì accanto, appiccicandola sulla fredda lastra di vetro. L’impatto gelido della superficie sui capezzoli la fece trasalire.
    
    “Guarda che puttana che sei! Guarda come godi mentre ti fai scopare come una cagna da strada!”
    
    Serena si trovò di fronte il suo viso con il trucco sfatto e le labbra spalancate per il piacere, il rossetto sbavato e cancellato dalla sua bava mista alla sborra del marito. Era la prima volta che aveva l’occasione di vedersi così allo specchio. Solo in quel momento capì quanto le piacesse veramente essere la troia di Marco.
    
    Come liberata da un peso, sentì un altro orgasmo iniziare a farsi strada tra le sue gambe, affondo dopo affondo.
    
    “Sì, sono una puttana!” rispose guardandosi negli ...
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