Alessandra e geova 3
Data: 04/10/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Nuovo Eliseo91, Fonte: EroticiRacconti
... patata. Lui prese a leccare la figa con più ardore, sentiva la figa bagnarsi e la sua lingua incontrare un caldo e morbido mondo da cui non si sarebbe mai voluto allontanare. Lei era bagnatissima, eccitata, calda al punto giusto. La sua lingua come un trapano andava sempre più affondo, lei si dimenava dall'orgasmo sul sedile, non riusciva più a contendersi.
Marco era diventato una belva insaziabile. Più la sua lingua andava a fondo più sentiva le mani di lei che lo spingevano sulla sua figa. La sua figa aveva il profumo della libertà.
Si liberò dalle mani di lei, aveva bisogno di menarselo, stava per scoppiare. Le prese la testa fra le mani e la baciò sulla bocca, poi con le stesse mani, aiutato da Marianna le sfilò la camicetta e si trovò a tu per tu col suo seno. Non era abbondante ma abbastanza eccitante da carezzarlo e baciarlo. Lei si sentiva un calore enorme divampare dentro.
Il calore rosso fuoco del Diavolo che stava venendo a prenderli. Lui le prese tra i denti i capezzoli e iniziò a mordicchiarli.
La timida spaurita bigotta ragazza di mezz'ora prima si era trasformata.
Aveva voglia del cazzo di Marco, non poteva più resistere.
Avrebbe ricambiato il favore. Con un gesto fece cenno di uscire dall'abitacolo incurante del fatto che qualcuno avrebbe potuto vederli se fosse passato. Era sera, quasi notte, comunque in pieno centro cittadino.
Ma lei se ne fregava altamente. Si erano messi proprio sul cofano. Lei mezza nuda lo spinse contro l'auto e si ...
... inginocchiò.
Guardò verso l'alto e disse solo:
Non c'è bisogno che mi avvisi poi...
Marco chiuse gli occhi, gli sembrava di essere nuovamente in un film porno, come con Alessandra nei bagni della sala.
Marianna gli slacciava il pantalone con voracità, non fece in tempo a chiudere gli occhi che neanche arrivata ad abbassare i boxer un fitto fiotto caldo e appiccicoso le si era stampato tra la fronte e il naso colando giù verso le labbra. Era venuto prima ancora di ficcarselo in bocca. Ma lei voleva quel cazzo e se lo mise comunque in bocca succhiando come una dannata. Un misto di sperma e saliva le riempiva la bocca e le colava sul collo ma lei continuava a divorarsi il cazzo di Marco che era sempre così incredibilmente duro.
Si alzò e spostò Marco dal cofano.
Mise le mani sul cofano, divaricando le gambe, dando le spalle al ragazzo che era ancora lì col cazzo duro e gocciolante vicino a lei.
Lo voglio ne culo Marco. Infilalo daiiii...
Marco non se lo fece ripetere due volte. L'uccello era già ben lubrificato e l'avrebbe trapanata a meraviglia, scostò appena la pelle del culo per prendere bene la mira e infilò il cazzo nel buchino stretto del culo di Marianna facendo avanti e indietro, avanti e indietro, per diversi minuti.
Godevano come dei maiali impazziti, lei si mordeva le labbra, lui le teneva i fianchi e guardando in basso continuava a sbatterle il cazzo tra le natiche, sentendo un tutt'uno tra la pelle umida delle sue palle e quelle del culo di ...