1. Jerom e la sua disabilità


    Data: 04/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: pomponio, Fonte: Annunci69

    ... finita lì, appena mi sono pulito un po’ con l’asciugamano distendendomi accanto a lui, ha ricominciato a baciarmi come un matto, spalancando quella boccona e girando la sua lingua attorno alla mia e succhiando fino quasi a farmi male mentre le sue labbra carnose mi ricoprivano il mento. Naturalmente, appena ci siamo rilassati quel tanto che basta, ho affrontato il discorso, non mi sembrava inesperto e non mi piaceva essere preso in giro.
    
    Alla mia domanda ha rifatto una di quelle risate che solo uno con la sua bocca poteva fare, mi ha ridato un bel bacio e poi mi ha detto che era tutto vero e che si sorprendeva di sé stesso ma non si pentiva affatto.
    
    Da quando ha avuto l’incidente non era mai riuscito a rilassarsi abbastanza neanche per godersi una bella scopata, il suo timore era sempre stato quello che gli altri provassero pietà, di vergognarsi a mostrarsi nudo di fronte a chiunque, maschio o femmina che fosse. Pensava che le poche ragazze che gli si erano concesse lo avessero fatto solo per “fargli un favore” e che non si era mai tolto né i pantaloni né la protesi durante una scopata e di averla fatta sempre sotto tensione.
    
    Con me era stato diverso tanto da non curarsi del sesso della persona con cui lo stava facendo ma solo pensando al piacere che ne poteva trarre, tutto il piacere dimenticando la sua condizione, lo avevo accettato per quello che era, con la massima naturalezza che era riuscito a leggerlo persino nei miei occhi.
    
    Il suo forte erano proprio i ...
    ... baci perché con quelli non aveva la necessità di mostrarsi e quella distensione gli avrebbe permesso di baciare chiunque senza ritegno.
    
    Gli ho risposto con il mio pensiero dicendogli che quello era il modo sbagliato di proporsi e che era lui a mettere in imbarazzo chiunque avesse deciso di rapportarcisi o di scoparci, avrebbe dovuto lasciare da parte qualsiasi vergogna e liberarsi di tutte le insicurezze.
    
    “Chi ti è amico o scopa con te lo fa perché gli stai bene come sei e nascondendoti dietro un pantalone o al buio, nascondi solo le tue paure, mettendo a disagio chi è con te che, probabilmente, non ti ha invitato a spogliarti completamente proprio perché “sentiva” il tuo disagio ed è solo di quel disagio che provava pietà e non della tua condizione, abbandona le tue paure e sii te stesso come sei, chi ti sceglie ti vuole per quello che sei”
    
    Mi ha fissato con i suoi occhioni azzurri lucidi e sornioni mentre una lacrima scivolava sulla guancia, senza dire una parola, si è avvicinato a me e mi ha risposto con un quarto d’ora di lingua in bocca.
    
    La sera ci siamo ritrovati tutti di nuovo in pizzeria e lui è arrivato con la stampella e senza la protesi. Allo sguardo stupito dei suoi amici ha risposto che con quella poteva camminare più veloce mentre la protesi lo costringeva a un passo lento e lui si era rotto i coglioni di andare piano…guardandomi e strizzando l’occhio.
    
    Avevamo entrambi due vistose borse sotto gli occhi, rimasuglio della giornata al fiume…sapendo bene ...
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