1. Jerom e la sua disabilità


    Data: 04/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: pomponio, Fonte: Annunci69

    ... comportarsi con la stessa disinvoltura che ha quando è solo e lui l’ha tolta.
    
    Ho finalmente visto le sue reali condizioni che non mi impressionavano affatto, anzi, mi impressionava quel pacco che non si poteva non notare una volta in mutande. Un corpo perfetto pur con una gamba a metà, senza peli ma non rasati, glabro naturale, con tutta la muscolatura in evidenza ma non esagerata.
    
    Mentre si toglieva i pantaloni mi guardava forse per capire cosa notassi prima di tutto in lui, se avessi guardato la gamba l’avrei messo in imbarazzo, ma il mio sguardo si era soffermato su quel gran pacco che i suoi slip neri trattenevano appena. Sorridiamo insieme e mi chiede se mi crea problemi nel togliersi tutto, amava prendere il sole nudo. Rassicurandolo gli rispondo che anche io mi metto nudo quando sono in posti isolati, ma senza riuscire a nascondere il mio improvviso rossore che scaturiva dal poter scoprire cosa ci fosse stato in mezzo alle sue gambe. Un triangolo di pelo corto e curato sovrastava un cazzo di notevolissime dimensioni appoggiato su due palle che facevano invidia a un toro, la testa di un elefantino tatuata tra l’ombelico e il triangolo di pelo nero che sembrava volesse paragonare la proboscide al suo uccello.
    
    Sorride dopo aver notato il mio sguardo e mi dice che anche io, che nel frattempo mi ero tolto tutto, non ero messo niente male a uccello.
    
    Mi metto a pancia sotto por nascondere un’erezione improvvisa che non aveva visto e parliamo, parliamo, ...
    ... parliamo…mi racconta un sacco di cose sue ma lo spettacolo di quel corpo mi distraeva molto e non ricordo bene tutto quello che mi ha detto, solo che a un certo punto mi chiede di dargli una mano, non aveva portato con sé la stampella per camminare senza protesi e voleva arrivare all’acqua per sciacquarsi le mani. Ci alziamo e mi cinge la spalla col suo braccio cosi che potessi fargli da stampella zompettando lentamente verso il fiume. Mettendogli la mano dietro la schiena sentivo tutto il calore del suo corpo e l’inizio dei suoi glutei duri come il marmo mentre, a ogni saltello, il suo cazzo sbatacchiava tra una coscia e l’altra.
    
    Si sorprende di fare con me cose che non avrebbe fatto con nessun altro, a nessuno avrebbe chiesto di aiutarlo mentre con me gli veniva naturale. Torniamo sull’asciugamano e non riesco a trattenere un abbraccio che ricambia con calore. Dopo aver mangiato un paio di tramezzini, mi racconta che una volta aveva provato con un uomo, si era fatto fare una sega ma non era rimasto entusiasta anche perché aveva dovuto continuare da solo per riuscire a venire. Gli rispondo che non era quello il modo giusto, le seghe si fanno da soli, è il pompino che fa capire molto di più. Facendo una delle sue solite risate, si gira verso di me e mi abbraccia infilandomi un chilo di lingua in bocca. Resto sorpreso e sconvolto, non ci avrei mai sperato. Oltre al bacio sento sul mio fianco una cosa dura e calda, era il suo cazzo divenuto duro in un nanosecondo. Mi piaceva troppo e ...
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