1. La Baronessa Zelda


    Data: 03/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... valeva la pena di litigare con il figlio per una schiava. – Sai bene che dopo la morte di tuo padre e con te che vai via non posso mantenermela. La porterò alla fiera e vedrai che la venderò bene. ‘ Ardea aveva ascoltato apparentemente impassibile questi discorsi che si svolgevano in sua presenza, ma aveva la morte in cuore. Tord era uno zotico ed a letto non valeva granché, era totalmente privo di fantasia, ma non l’aveva trattata male, si limitava a soddisfare i suoi bisogni e poi la lasciava andare, con il padre era andata un po’ meglio, ma il livello era quello, la signora era una bigotta e per sua fortuna non l’aveva mai toccata, si mormorava con grande circospezione che ad alcune schiave toccava soddisfare anche le padrone, ma lei era convinta che fosse una pratica poco piacevole. A Ardea quella situazione andava bene, non si divertiva, ma poteva capitarle di peggio, qualcuno o qualcuna, come aveva sentito che maltrattava le proprie schiave, oppure poteva finire a fare la contadina e dover dormire con un sacco di compagne e compagni sporchi e pieni di pulci in un alloggio comune. Chi sa poi chi le sarebbe capitato da soddisfare, nel migliore dei casi un giovane istupidito dalla fatica e sporco, oppure qualche vecchio zotico, gli schiavi non avevano una vera e propria famiglia, ma in quella vita in comunità, spesso si formavano delle coppie fisse. I guardiani in genere non si abbassavano a farsi le contadine, per quello scopo avevano le loro schiave, naturalmente più ...
    ... belle. Ardea poteva finire tra queste, ma era una vita davvero poco gradevole, le schiave venivano passate di mano in mano fino allo sfinimento. Ardea aveva quindi ragione di preoccuparsi, il suo futuro era rischioso e quella mattina in cui una giovane puledra era comparsa per la prima volta nella piazza del paese lei rimase sconvolta. Non sentì neanche una sua vecchia compagna di collegio che la chiamava, era Rona, la bella bionda che anni prima era stata venduta ad un nobile lo stesso giorno che lei diventava schiava dell’artigiano. Rona la chiamò ancora una volta e lei finalmente si girò. Le due amiche si sorrisero e si abbracciarono. Rona non aveva molto tempo per chiacchierare, era con la sua padrona la nobildonna Zelda de Ruz, ma volle sapere come stava. Ardea le confidò le sue apprensioni sull’indomani e Rona rispose: – meno male che ci sei pure tu, ci sarò anch’io, almeno ho un’amica con cui condividere questa triste esperienza. ‘ Quella notizia rasserenò l’animo di Ardea, ma in quel momento comparve la nobildonna che colpì con il frustino Rona sul viso e le inveì contro: – ecco dov’eri stupida, a spettegolare. Voi schiave non sapete fare altro. Scommetto che ti lamentavi di come ti tratto. –
    
    – No Signora, non &egrave vero, stavo dicendo alla mia amica che lei mi tratta davvero bene. ‘ – E’ proprio così Padrona, la sua schiava mi diceva che per lei &egrave un grande privilegio servirla e che non poteva desiderare padrona migliore. ‘ La nobildonna aveva ventitré anni ...
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