1. Scopamico 3/3 - Parola e silenzio


    Data: 01/10/2018, Categorie: Etero Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    Sentitevi libere di raccontarvi e di parlare di sesso. Sì d'accordo, ma con chi? A una certa età, diciamo durante l'adolescenza e un po' oltre, sarebbe anche importante avere qualcuno con cui confrontarsi. In questo ero fortunata, devo riconoscerlo, perché avevo due amiche fidate e sensibili. E grazie a Dio molto meno intorcinate mentalmente di me. La novità fu però poterlo fare con un maschietto, con Felix-lo-scopamico. Avevamo raggiunto un tale grado di apertura reciproca che potevamo parlare di tutto. Dico "apertura" e non "intimità", ma non saprei spiegare bene il perché, forse “intimità” è una parola che si riserva a qualcuno cui ti lega qualche tipo di sentimento. Felix mi stava molto simpatico ed era piacevole passarci del tempo, è vero, ma non direi che la nostra fosse esattamente una dimensione sentimentale. Con lui però c'era se non altro il vantaggio di potere parlare di sesso stando nudi l'una accanto all'altro, magari durante una pausa-sigaretta in attesa di ricominciare. Cosa che avveniva praticamente sempre, intendo dire ricominciare, perché nonostante i nostri dialoghi non avessero l’obiettivo dichiarato di arraparci, alla fine, beh, insomma sì, ci arrapavamo sia io che lui. Anche se non mancavano risvolti vagamente comici e vagamente istruttivi. Tipo che se dici a un ragazzo che ne hai succhiati di più grandi è abbastanza possibile che si irrigidisca, e non in quel senso.
    
    Per come la ricordo, lui era più interessato a certe sensazioni, diciamo così, ...
    ... “fisiche” (“perché ti piace farti sborrare in faccia? perché ti ecciti quando ti sculaccio?”) io ai suoi meccanismi mentali (“ti senti fico quando mi schiaffeggi con il cazzo? cosa pensi di me quando lo fai?”). Ma potevamo anche invertire le parti, non eravamo dei monoliti. Credo che la cosa che avevamo davvero in comune fosse la curiosità. Magari un po’ morbosa, è vero.
    
    Non erano solo porcate, comunque. E' chiaro che in un racconto di questo tipo il versante "sesso" prende il sopravvento, però c'erano anche altre cose. Non che parlassimo dei massimi sistemi, ovvio, però su alcuni aspetti privati la nostra confidenza arrivava a livelli imbarazzanti. Ci si può sentire molto più esposte a confessare di non saper gestire cose come l'amore e la gelosia piuttosto che a dire, non so, che a me i bocchini piace farli senza usare le mani. Io sul momento non ci pensavo, ma a rifletterci oggi riconosco di averlo alluvionato con le mie ubbie. Cominciai una sera rispondendo a un classico “quando hai fatto sesso per la prima volta?” per finire non molto tempo dopo a riversargli addosso il vero e proprio drammone sentimentale e esistenziale della storia con il mio ragazzo. Il periodo iniziale e più intenso della frequentazione tra me e Felix coincise proprio con la parte più tormentata, quella finale, di questa storia: un giorno era un ex, quello dopo no, un giorno ci mandavamo affanculo per sempre, il giorno dopo lo passavo in iperventilazione perché non mi telefonava... Ho deciso di ...
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