1. Cartomanzia – 8a parte – Stringendo alleanze


    Data: 30/09/2018, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... ridere, prima di riuscire a risponderle: «Per allargarla così e farle venire quelle… abilità -chiamiamole pure così!- ho usato cazzi, cazzi veri, da un pò grossini ad enormi: diversi miei conoscenti si son prestati volentieri per… allenarla e credo che la troia abbia preso più cazzi in questi dieci giorni che in tutto il resto della sua vita! E già che c’ero, l’ho fatta diventata anche un’abile mangiatrice di sticchio… Riguardo la vita di tutti i giorni… -si interruppe per ridere ancora, sguaiatamente-… ti racconto cos’è successo quando è andata al mare con suo padre, sua madre, sua sorella e quel giovane segaiolo di suo nipote…’
    
    Dopo un quarto d’ora, Barbara era sadicamente divertita dalla narrazione della giornata al mare coi parenti e dai sordidi dettagli dell’addestramento della sua rivale, che Dido le aveva dato molto volentieri, mentre nel frattempo studiava le reazioni della donna: una mezza idea gli si stava mettendo insieme nella mente… Ghignò silenziosamente. «Beh… quindi se ho ben capito, può farle fare praticamente tutto quello che vuole, anche se lei, mentre lo sta facendo, si vergogna da impazzire ma, inarrestabilmente, DEVE fare quello per cui è… programmata, giusto?’ L’uomo annuì, sornione: «Sì, diciamo che è così…» A Barbara luccicavano gli occhi per l’eccitazione: «Uhm… E se le suggerissi io, Maestro, qualcosa da farle fare???» Dido annuì; la donna pensava che annuisse a lei per incoraggiarla ad esporre la sua idea, ma in realtà lui si rendeva conto, ...
    ... una volta di più, di quanto ormai conoscesse la psiche femminile ed alla donna, che stava inseguendo nella mente i possibili sviluppi della richiesta che stava per suggerire, sfuggì il rapido guizzo della lingua dell’uomo che si umettò le labbra, pregustando la contropartita che avrebbe ottenuto da questa bella bruna. « Sì, ecco… -cominciò ad esporre la sua idea, anche se ancora in maniera grezza, ma sapendo di poter contare sull’esperienza dell’uomo per perfezionarla-… mi chiedevo se sarebbe possibile che quella cretina…»
    
    Perché li aveva lasciati fare? E adesso? Le facevano male le ginocchia, i polsi, le spalle, i capelli… anche le mascelle! Sentiva qualcuno, lì vicino, che parlottava e ridacchiava, ma le voci erano attutite… forse erano nell’altro vano, l’antibagno dov’era il piccolo lavabo scheggiato… Poi sentì cigolare le molle delle due ante che portavano in sala e lo scricchiolio della porta dei servizi (cessi!) maschili che si apriva ed i passi pesanti di un uomo. Si rialzò dalla sua postura, seduta sui talloni e si preparò ad essere usata ancora come succhiacazzi, ma sentì l’uomo tirarle il polso e la fascetta che premeva sulla pelle per un istante… Poi, il freddo di un attrezzo ed il secco «clak»e la fascetta tagliata che non le bloccava più il polso; pochi istanti ed anche l’altro polso venne liberato e poi la voce beffarda dell’uomo: «Ciao bella, è stato piacevole… Quando vuoi tornare, sei sempre la benvenuta!» Si sfregava ancora istintivamente i polsi, mentre ...