1. Tutto ebbe inizio a scuola (I parte)


    Data: 28/09/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti 69, Sensazioni Autore: Narratore89, Fonte: RaccontiMilu

    ... Dovevo averla, possederla… Riportata la sua bocca alla mia, entro con due dita nei pantaloni e dalle mutandine ormai fracide di umori, capisco che è prossima alla penetrazione. Gioco un po’ con le labbra e con il clitoride per sentire lei contorcersi dal piacere e piano piano, slacciato il jeans e abbandonata la figa, le calo i pantaloni e mutande facendola rimanere solo con la maglia. Io avevo già tutto fuori quindi, tolto anche io i jeans, mi metto su di lei e senza difficoltà entro nel suo sesso lubrificato appositamente per me cominciando l’amplesso… Colpi decisi e forti la facevano gemere e mugulare mentre io potevo godermi le tettone che ballavano sotto la maglietta ad ogni colpo che riceveva. L’andamento andava sempre più veloce portando lei a quasi grugnire mentre io, tenendola per i capelli, la fottevo con piena lussuria e foga facendomi notare quanto lei amasse essere posseduta così: forte e senza indulgenze. Con la mano libera, alzai la maglia per farle uscire le tettone che non stavano ferme un momento così da schiaffeggiarle un po’ con lei che presa ...
    ... dai piaceri più frenetici apri gli occhi e di scatto e mi guardava fisso nei miei, facendomi infoiare sempre di più fino a farmi sentire che stava per arrivare il mio momento. Esco da lei e ritorno al mio posto con una cappella violacea e pulsante. Subito lei apri la sua bocca e la riempì col mio pisello pronto ad esplodere ed infatti, non tardò ad eruttare facendomi godere della sua bravura da ingoiatrice che non perse nemmeno una goccia. Tornata al suo posto, mi accesi una sigaretta gustendomela come un banchetto di festa di un conquistatore mentre lei venne vicino a me cercando un abbraccio che ho ricambiato così da poter giocare di nuovo con le tettone tra strizzamenti e soppesate varie. Non parlammo molto se non qualche battuta di circostanza ma fu il saluto che risultó essere interessante. Dopo che ci siamo ricomposti, apri la portiera della macchina: – scrivimi quando arrivi a casa Le faccio io: – Si mamma ahahahah e grazie per la serata… – Ma grazie a te… – Senti Dodo… Ma tu domani sera lavori? – No sono libero… Perché? – Te lo ricordi dov’è casa mia vero? 
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