1. Tutto ebbe inizio a scuola (I parte)


    Data: 28/09/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti 69, Sensazioni Autore: Narratore89, Fonte: RaccontiMilu

    Salve a tutti. Ho già pubblicato un mio racconto di fantasia senza però avere dei riscontri sperati ed è così che ho deciso di cominciare a raccontare le mie storie di vita vissuta con nomi modificati per tutelare la privacy della protagonista e anche la mia. Nonostante il mio non essere un vero e proprio latin lover devo dire che non ho mai avuto una vita sessuale noiosa, sarà forse perché le mie compagne di avventure avevano tutte un comune denominatore: la porcaggine.
    
    Marina non era una miss Italia ma non era nemmeno un cesso a pedali: alta circa 163 cm, capello castano, occhi grandi nocciola, labbra sottili, un fisico curvy (10 anni fa non esisteva questo termine) che risaltava la sua 5a abb e un culone a cui avrei voluto fare volentieri la festa. Insomma, un mio tipo ideale soprattutto per le tette, a cui ho dedicato suntuose seghe anche grazie all’arrivo di facebook e degli album “semplicemente io”.
    
    Ci conoscemmo tra i corridoi della scuola io e Marina, abbandonati prima da lei per via della sua maggiore età, perdendoci di vista per un paio di anni in quanto l’uso del social non è mai stato, per me, finalizzato al rimorchio ma solo alle attività masturbatorie su pagine di vip o altro e quindi anche se avevamo l’amicizia e lei non mi scriveva, non vedevo il motivo per il quale avrei dovuto io andare a disturbarla ma il destino era con me e infatti la realtà decise di fare ciò che sul social non accadde, per amicizie in comune ci siamo ribeccati in un locale:
    
    – ...
    ... E tu che ci fai qua? Sentii alle mie spalle – Marina…. Siamo in una panineria… Di certo non sono qui a comprare le sigarette. Le rispondo con tono sarcastico. Mi giro, ci guardiamo, ridiamo e mi abbraccia: – Ma quanto sei scemo! Come stai? Nel farlo si strinse a me in un abbraccio nostalgico e fuori da ogni previsione sessuale. – Tutto bene Mari e tu? È un sacco che non ti vedo
    
    Ricambio l’abbraccio…. Anche perché avevo della morbidezza sotto il costato che a me piaceva non poco. Devo dire che sono sempre stato una persona molto schietta e sincera e se ho la giusta confidenza oppure se sono in una fase in cui apro la bocca e, tipo sidrome di tourette dico ciò che mi passa per la mente, non ho peli sulla lingua:
    
    – Guarda che ci siamo salutati Dome… – Lo so ma ho il costato molle che è appoggiato su un non so che di estremamente morbido e caldo… Dico ridendo e abbassando lo sguardo sulla scollatura, facendomi vedere: – porco eri e porco sei rimasto. Ma vuoi mettere la testa al posto suo? Risponde anche lei ridendo.
    
    La serata passa tranquilla e spensierata e nei giorni seguenti presi a contattarla su facebook poi whatsapp e nel frattempo non dimenticavo quella quella morbidezza dell’abbraccio, chiedendomi a contatto con la mano come fosse e a questi pensieri mi abbandonavo a masturbazioni lente e rilassanti che mi portavano a copiosi getti che puntualmente mi portavano a pulire in maniera accurata per evitare di farel trovare ai miei tracce del mio seme. Le chiacchierate ...
«1234»