1. Tutto ebbe inizio a scuola (I parte)


    Data: 28/09/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti 69, Sensazioni Autore: Narratore89, Fonte: RaccontiMilu

    ... diventavano sempre più intime e confidenziali, mi raccontava di storie in cui credeva e che naufragavano, di noiosi che la contattavano e cose cosí mentre io rispondevo in maniera matura e seria, esprimendo miei pareri seri e ponderati alternati a battute ed allusioni, e nel mentre mi chiedevo come potessi agire. Non potevo più aspettare. Come dissi, il destino non mi aveva abbandonato ed aveva apparecchiato per me un tavolo molto succulento. Nella mia città aprii il bowling e così, come condor su dei cadaveri, tutti si riversavano lì per provare, giocare e passare serate goliardiche in compagnia e questo fortunatamente non fu a me estranea come cosa; squillò il telefono, suono di un messaggio, vado a leggere ed era Marina:
    
    – Stasera partita a bowling? – Le palle ce le metti tu? Alludendo alle tette – Be’ se ci metti tu le tue, manco a bocce potremmo giocare Tuonò lei con sarcasmo e sfida. – A bocce no ma sono sicuro che tu sapresti comunque cosa farci visto che mi dai del maiale continuamente e si sa… Del maiale non si butta mai niente Messaggio seguito da smile La chiacchierata mi aveva indispettito ed incuriosito, mai aveva incalzato in quella maniera e così decisi di agire e rilancio: – Panino e poi partita? – Vedo cosa dicono gli altri e ti faccio sapere. Nell’attesa del messaggio iniziai a maledire la presenza altrui ma allo stesso tempo ero più che mai deciso a colpire quella sera stessa. Tuonò il telefonino: – Va bene anche per la cena. Ci vediamo alle 21 in ...
    ... panineria e poi andiamo
    
    Come sottolineo, il destino non mi abbandonò, andammo a mangiare tutti insieme e la panineria scelta era mooolto lontana dal bowling, costringendo tutti a prendere le macchine per spostarci. Mentre stavamo andando proposi io: – Ragà ma è inutile andare tutti con la propria macchina. Organizziamo e andiamo…. Marina fa: – Si giusto… Allora andiamo con la mia se volete poi non so chi altro vuole metterla a disposizione. Tutti si organizzarono ed io con tono deciso le faccio: – Vieni con me perché non so se sai ma ci vogliono le mani per giocare a bowling e tu non sai guidare Le dico ridendo – Ma se ho la patente da più tempo di te Tuonó lei – Si ma guidi come una appena patentata… Senti a me, non sfidiamo il destino. Ridendo saliamo in macchina ed andiamo. Si ride e si scherza per tutto il tragitto. Nonostante il maglioncino collo a V rosa che lasciava intravedere uno spacco delle zizzone, decisi di non dire nulla per non far capire le mie intenzioni. Arrivati al bowling cominciamo a giocare tra risate, sfottò e bevande ordinate, analcoliche per i guidatori e anche per alcuni ospiti. Marina non beveva e questo mi diede un permesso in più per affondare senza sentirmi in colpa di approfittare di una ragazza che non era capace d’intendere e volere. Nel mentre attendevo il mio turno, mi chiedevo come potessi agire senza trovare un modo per sganciarla dal gruppo e rimanere soli ma, ripetendo fino alla nausea che il destino non mi aveva abbandonato, l’occasione si ...