1. La mia inquilina, una prof universitaria – Prima parte - Prologo


    Data: 24/08/2023, Categorie: Maturo Tue Racconti Autore: Miziomoro, Fonte: RaccontiErotici.top

    ... posso sentire il profumo della sua pelle, un odore vagamente muschiato, frutto delle secrezioni notturne.
    L’insieme ha su di me un effetto afrodisiaco e comincio a sentire il cazzo agitarsi nei pantaloni, così mi giro leggermente di fianco per non farle vedere la mia semierezione.
    
    Dovete sapere che dopo la fine dell’ultima relazione non ho fatto più sesso ormai da qualche mese, se si esclude qualche masturbazione in solitario, quindi sono particolarmente sensibile agli stimoli erotici che provengono da una donna.
    
    Le porgo il cappuccino e lei si siede alla penisola della cucina per sorseggiarlo, scoprendo, così, ancora di più le cosce.
    “E vai” – penso – “se questa ha l’abitudine di girare per casa così, mi sa che o prima o poi le salto addosso, oppure sarò costretto a farmi un sacco di seghe”.
    Verso l’una sto mettendo in ordine delle cose sulla terrazza, quando la vedo comparire.
    Si è vestita: pantaloni di pelle nera, aderenti come una seconda pelle, maglioncino bianco, superaderente e decolté nere con tacco da 10, un leggero trucco e i capelli, ben spazzolati, le ondeggiano intorno al viso. È UNA FAVOLA.
    Sulla terrazza è fresco e i suoi capezzoli si delineano ben visibili contro il maglioncino; ancora, niente reggiseno; devo dire che se lo può permettere i suoi piccoli seni, forse una seconda un po’ abbondante, stanno su da soli senza cedimenti e ondeggiano liberi ad ogni passo.
    -“Se si veste così anche quando va all’università,” – penso – “i suoi studenti ...
    ... maschi impazziranno per lei e, forse, anche qualche donna”.
    -“Stavo pensando” – comincia a dire – “che se non hai altri impegni volevo invitarti a pranzo, per ringraziarti della tua ospitalità e gentilezza”.
    -“Grazie, accetto volentieri, mi fa sempre piacere mangiare con una bella donna, però offro io” – rispondo.
    -“Non se ne parla nemmeno” – ribatte – “questa volta tocca a me, altrimenti mi offendo”.
    -“Ok, scusa, è che non sono abituato ad essere invitato da una signora, di solito sono io, ma per questa volta va bene”.
    “Va bene, quando sei pronto chiamami. A proposito dovrai dirmi tu dove andare, io qui non conosco ancora nessun posto”.
    -“Non ti preoccupare, telefono subito per prenotare”.
    
    Non voglio annoiarvi con i particolari del pranzo, sappiate solo che ci siamo conosciuti meglio; così ho saputo che lei ha 47 anni, è nata i Calabria, da padre calabrese e madre svizzera, conosciuta quando il padre lavorava in quel paese.
    Dopo aver preso la laurea a Napoli, si era trasferita a Roma per insegnare in una scuola media come supplente, ha, poi, vinto il concorso e, grazie alla sua padronanza dell’inglese, ha avuto una cattedra all’UIC di Torino, dove  insegnava economia e finanza.
    Là aveva conosciuto suo marito e, dopo qualche anno di convivenza, si erano sposati.
    Dopo qualche anno di matrimonio, lei ha cominciato ad avere dei dubbi sulla fedeltà del marito, finché, un giorno che era uscita prima dalle lezioni, mentre girovagava per il centro, lo aveva visto insieme ad ...
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