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La mia inquilina, una prof universitaria – Prima parte - Prologo
Data: 24/08/2023, Categorie: Maturo Tue Racconti Autore: Miziomoro, Fonte: RaccontiErotici.top
... spiace, ma l’armadio è molto grande e, almeno che lei non abbia un guardaroba imponente, può sistemarli lì”. -“Benissimo, Quando posso venire?” -“Quando vuole”. -“Ok facciamo questo weekend?” -“Perfetto”. Il sabato pomeriggio successivo, Cristina arrivò con un’utilitaria carica di bagagli. L’aiutai a scaricare due valige, qualche portabiti ed un piccolo baule. Il baule era pieno dei suoi libri e dispense e pesava moltissimo, decidemmo,quindi, di vuotarlo poco alla volta per alleggerirlo. -“Visto che è già tardi e lei deve prepararsi per la notte, la invito a cena di sopra, Sto preparando del pesce al forno con patate arrosto, le va?” -“Perfetto, lei è troppo gentile, grazie”. -“Ok, l’attendo verso le otto, prenda pure la scala interna per salire”. Mi sorride e alza il pollice. Puntuale, alle otto, la sento salire la scala. -“Buonasera, Sono puntuale? Mi sono vestita in modo informale, spero vada bene”. Indossa un paio di jeans attillati ed un maglioncino verde, anch’esso attillato, che mette in risalto i suoi seni, che ancora una volta ondeggiano liberi, e mocassini ai piedi. -“È perfetta e molto carina”. -“OOhh grazie, lei mi adula” – scherza sorridendomi. -“Dico solo la verità. Il pesce è quasi pronto, mentre aspettiamo gradisce un bicchiere di vino bianco?” -“Oh grazie, ne ho proprio bisogno, sono un po’ stanca e un buon bicchiere è quello che ci vuole”. Verso il vino ed alziamo i bicchieri. -“Alla nostra conoscenza e alla nostra futura ...
... coabitazione. Che ne pensa se cominciamo a darci del tu?” – dico. -“Benissimo e cincin” – fa lei. Mentre ceniamo ci scambiamo delle informazioni sulle nostre vite per approfondire la conoscenza. Dopo cena noto in lei un certo rilassamento, finché si alza e mi dice:”Scusami, ma oggi è stata una giornata massacrante ed il vino ha fatto il resto, sono molto stanca e vorrei andare a dormire”. -“Prego, ci vediamo domattina e buonanotte”. -“Grazie anche a te” – e scompare giù per le scale. L’indomani, domenica mattina, io sono già in piedi da un pezzo e sto lavorando al computer, quando la sento salire le scale è quasi mezzogiorno. -“Buongiorno” – dice con voce ancora assonnata. -“Buongiorno, dormito bene?” -“Come un sasso, scusami per ieri sera, ma ero veramente stanca. Posso fare colazione?” -“Certamente. Hai già qualcosa da mangiare?” -“Veramente ieri non ci ho pensato e non ho comprato niente”. -“Non ti preoccupare ho tutto io. Cosa preferisci? Biscotti, fette biscottate, vuoi un cappuccino?” -“Un cappuccino andrebbe bene, se non è troppo disturbo, è troppo tardi per mangiare”. -“Ok, vieni che ti mostro come funziona la macchina del caffè, così la prossima volta puoi fare da sola” – e comincio a fare il cappuccino mentre lei mi guarda. Indossa una vestaglietta leggera che le arriva a metà cosce mettendo in bella mostra le sue splendide gambe, che ora posso, finalmente, vedere, la scollatura è poco sovrapposta e lascia intravedere il solco tra i seni, quando si avvicina ...