1. Danilo e federico - parte i: estasi (6)


    Data: 25/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: vgvg91, Fonte: Annunci69

    ... le strizzò con desiderio. Approfittando della mia bocca aperta per il piacere, mi ficcò due dita in gola, che succhiai avidamente. Poi tolse le dita e ci sputò dentro. Io inghiottii la sua saliva e fu come assaggiare ambrosia pura. Ero in estasi: il suo cazzo martellava il mio ventre e ne reclamava il possesso voracemente, mentre la cappella umida colpiva la prostata, stimolandola.
    
    Ripresi a sentire il calore dell’ultima volta che si irradiava dentro di me e, a causa dei colpi incessanti che mi squassavano le viscere, esplosi nel secondo orgasmo anale della mia vita. Mi contorcevo, il mio cazzo eruttava tutti i suoi liquidi e Danilo aumentava la foga della sua scopata. Durò almeno due minuti: ero scosso dalle contrazioni, avevo il cervello in fiamme e il mio corpo sobbalzava, sospinto dalla foga del mio amante. Affondai le dita nella sua schiena madida di sudore per riuscire a reggere i poderosi colpi di reni, avvertendo un piccolo avvallamento increspato in un punto delimitato nella pelle, e lo guardai negli occhi. Nonostante fossi venuto, Danilo non accennava a smettere, anzi. La sua energia nello slabbrarmi era sempre più forte. Ero allo stremo delle forze, ogni colpo di cazzo mi procurava dei bruciori alle pareti del retto, ma ...
    ... non fiatai e aspettai che terminasse la sua corsa. Nel frattempo, riversai i miei gemiti nel suo orecchio, per farlo eccitare ulteriormente. I miei nervi rettali erano a fior di pelle: potevo avvertire distintamente il palo di carne cominciare a pulsare ossessivamente, pronto a scaricare dentro di me tutta la sua potenza seminale.
    
    «Federico» mi chiamò Danilo d’un tratto.
    
    «Sì» mugolai.
    
    «Voglio riempirti di me» rispose lui.
    
    «E allora fallo, aprimi e fammi tuo, Danilo!».
    
    Avvenne nel giro di pochi secondi: Danilo esplose in un ruggito di piacere e scaricò dentro di me tutta la sua calda sborra. Più eiaculava e più la spingeva in fondo, come se volesse marchiarmi per sempre. Lo sentii tremare e i suoi gemiti di piacere si ruppero; poi mi baciò e si accasciò su di me, mentre il suo cazzone nel mio ventre continuava a pulsare, rilasciando gli ultimi liquidi.
    
    Quella notte dormimmo abbracciati. Danilo volle restare con il suo cazzo dentro di me, come a dichiararne definitivamente il possesso. Avviluppati a cucchiaio, dormimmo profondamente, uniti più che mai. Le sue forti braccia mi circondavano, facendomi sentire al sicuro.
    
    Forse Danilo non lo sapeva, ma fu quella sera che realizzai di voler scopare tutta la vita con lui. 
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