1. Basta! – Parte 4


    Data: 23/09/2018, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Lesbo Gay / Bisex Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... Però non mi sembrava acconcio al mio status di bull l’essere visto dal cuck col culo sfondato! «Gino: inginocchiati sul letto, che ti faccio capire meglio cos’è successo» Lui obbedì ed io, con ancora la nerchia insalivata dal lungo pompino, glie lo appoggiai al culo e, allargandogli il sedere con le mani, cominciai a farmi lentamente strada in lui. Mi mossi lentamente, con una spinta costante e continua: lo vidi sussultare, cercando di sfuggire alla mia intrusione, ma lo afferrai per i fianchi e spinsi, spinsi, fino a che non mi sentii dentro di lui: finalmente, anche lui era col culo invaso. Non mi eccita per nulla inculare gli uomini (adoro invece farlo alle donne!), per cui, diedi qualche quieto affondo, tanto per ristabilire le gerarchie e poi mi sfilai dal suo sfintere, affondando nella fica della moglie, fino a riempirla dei miei -pochi, ormai- schizzi esausti. Mi lasciai cadere sul letto e gli imposi di leccarla, per evitarle la noia di dover andare fino in bagno a pulirsi e lui eseguì di buon grado. Poi restammo lì stesi (io e Lorella sullo stesso letto, lui sull’altro) chiacchierando e giocherellando pigramente col corpo d lei. Verso sera, andai nella mia camera a farmi una doccia e cambiarmi, come fecero anche loro, per poi vederci a cena.
    
    I miei sensi erano stati svegliati dal torpore, grazie al fortunato incontro, per cui mi sedetti ad un tavolo dando le spalle alla parete vetrata, in modo da poter tener d’occhio tutta la sala da pranzo, pur continuando a ...
    ... conversare amabilmente con loro. Il mio rispetto per la loro privacy, subiva gravi affronti dall’atteggiamento servile di Gino, nei miei confronti, ma decisi che se andava bene a lui/loro, non vedevo perché dovevo pormi io il problema. Rastrellando la sala col mio sguardo c(l)inico, ad un certo punto la mia attenzione cadde su una donna, non giovane, snella, bionda e con un’espressione altera. Intuii, nel suo sguardo severo, un certo autoritarismo e, mi sembrò anche una certa propensione nei confronti delle donne. Archiviai in un angolo della mente le informazioni e finimmo di cenare, andammo a prendere il caffè e poi decisi di ritirarmi in camera, a riposare dopo quella intensa e stancante giornata, lasciandoli liberi di organizzarsi la serata come volevano, probabilmente assistendo ad uno spettacolo nel piccolo teatro del villaggio.
    
    La mattina, ci incontrammo a colazione, quasi al limite dell’ora di servizio. Dopo, decidemmo di andare in spiaggia e mi seguirono nel mio angolino riparato, il più lontano possibile da eventuali seccature. Mentre raggiungevamo i lettini, vidi la bionda della sera prima: era sdraiata supina su un lettino, con gli occhi coperti da quei piccoli occhialini opachi da fan dell’abbronzatura, in monokini (seno guardabilissimo, per una over cinquanta!), con gambe e braccia allargate, tipica postura autoptica da fanatico dell’abbronzatura. Accanto a lei, un’altra donna, forse ancora più anziana, più bassa e rotonda e con un seno -nudo, anche il suo- pieno, ...