1. Basta! – Parte 4


    Data: 23/09/2018, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Lesbo Gay / Bisex Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    La rassicurai con un sorriso ed un indolente gesto della mano. Lei sorrise ancora, anche se un po’ impacciata, si piegò verso di me ed abbassò la voce: «Sì, insomma… pensavo, quando siamo entrati lì, che mi sarebbe successo un qualcosa del genere…. -le si illuminarono gli occhi- anche se non così TANTO!» Fece una pausa, sorridendo a tutta bocca; poi si riavvicinò e proseguì: «Dicevo: sì, mi aspettavo qualcosa del genere, ma…. beh… Te lo posso dire?… Sì, insomma… ecco: non mi sarei mai aspettata che tu avessi avessi organizzato la cosa… che ti ha riguardato, ecco!» Stavo per replicare, ma capii che non aveva finito. «Sì, insomma… non dico che vederti così non sia stato eccitante, per me, ma non mi sarei mai aspettata che un bull avesse la… sicurezza di farsi vedere dalla sweet anche in QUEI frangenti, ecco!» Mi guardò con gli occhi allegri, trasmettendomi simpatia ed allegria. Riordinai un attimo le idee e poi risposi: «Se devo essere sincero, QUEI momenti sono stati una sorpresa anche per me! In realtà con Mamoud non avevo programmato nulla: avevo solo organizzato le cose perché le cose potessero andare avanti, cominciando e proseguendo da sole; non mi aspettavo minimamente che Mamoud ed il suo collega fossero così… scafati: pensavo di godermi anche il suo, o il loro!, imbarazzo alle prese con una che si lasciava fare davanti a me e invece… -le sorrisi- … invece me l’hanno letteralmente messo… nello streppo!» Ridemmo assieme. «Mi ha davvero… messo in mezzo: mi godevo, ...
    ... rilassatissimo!, il massaggio e lui mi ha… manipolato, letteralmente!» Le sorrisi «Me lo ha messo pochi istanti prima che cadesse… che facessero cadere il tendaggio… Ovviamente avevo capito poco prima che lo avrebbe fatto, che mi avrebbe scopato e la cosa, a quel punto, mi incuriosiva ed intrigava, tanto che mi ero quasi dimenticato della tua presenza sull’altro lettino» «Sì, ma… -si guardò attorno, con aria sospettosa- … Uhmm… Non sarebbe meglio continuare a parlare il spiaggia… o in camera?» Disse alludendo, con un cenno della testa, agli ospiti che poco a poco stavano occupando i tavolini attorno a noi.
    
    Alzai gli occhi, mi guardai in giro ed annuii, alzandomi e porgendole -galantemente- la mano per aiutarla ad alzarsi. Stava rinfrescando, per cui ci incamminammo verso la loro camera affiancati: avevo deciso che non era giusto il dare occasione a qualche villeggiante annoiato di spettegolare su loro due e me, per cui non le cinsi le spalle o la vita col braccio, non le tenni la mano e neanche le porsi il braccio. Mentre camminavamo, tornò a commentare: «Comunque, anche se ero molto eccitata, ho fatto fatica a prendere il… coso di Ahmed nella topina e invece… sì, insomma.. tu te lo sei preso DIETRO, come niente fosse!!!» «Come sarebbe, come niente fosse? -le feci un sorriso stupito- ma se mi ha aperto in due!? E comunque, quando tu te lo sei preso davanti, avevi Mamoud dietro… Ingombro complessivo notevole, direi!» sorrisi, divertito. «Comunque, avrai capito che non era la prima ...
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