1. Basta! – Parte 4


    Data: 23/09/2018, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Lesbo Gay / Bisex Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... volta, che mi capitava una cosa del genere… A Gino è mai capitato?» Chiesi maliziosamente. Mentre arrivavamo davanti al loro bungalow, sorrise: «Sì, anche a Gino è successo: ma solo dopo che un bull lo ha preteso. Ma credo che sarebbe svenuto, se avesse preso quello di Ahmed!» Rise, divertita all’idea. Da una taschina della gonna estrasse la chiave ed entrammo in camera, dove suo marito guardava la tv. «Amore, sai dove mi ha portata Giorgio?» Gino si girò, incuriosito, verso di noi, con un cordiale sorriso. «Mi ha portata a farmi massaggiare tutta… dentro e fuori!» E rise, strizzandogli l’occhio. Sorrise educatamente: «E lui guardava?» Lei fece una risata divertita: «No, non poteva! si è fatto massaggiare anche lui… anche se non aveva previsto che lo massaggiassero anche nel culo!» L’uomo alzò le sopracciglia, con divertito stupore e perplessità. «Guarda!» disse Lorella, inginocchiandosi sul letto ed alzando fino in vita la gonna. Gino si avvicinò ed ispezionò con le dita i buchi ancora dilatati della moglie: «Accidenti, che voragini!» «Si, ma guarda il culo di Giorgio: si è preso un cazzo che io ho fatto fatica a prendere in fica…» L’espressione cortesemente interrogativa dell’uomo, mi convinse: lasciai cadere short e costume e mi inginocchiai alla pecorina di fianco a Lorella. Lui si avvicinò, timidamente e sentii il suo alito sui peluzzi del culo; allora mi allargai le chiappe con le mani e gli dissi: «Ispezionalo pure, come hai fatto con la tua candida mogliettina…» ...
    ... Sentii i suoi leggerissimi polpastrelli posarsi come farfalle sulle mie natiche e poi scivolare fino alla mia rosellina dilatata: «Accidenti…» Ora un suo dito mi penetrava, poi due, poi tre, mentre il mio cazzo tornava in tiro. Lorella ci guardava, divertita: «Hai visto che lavoro, amore mio?» «Altroché…» disse lui, con tono tra l’ammirato ed il sognante. Mi stavo lasciando troppo andare, come bull e decisi di riprendere la barra del timone: «E’ un po’ indolenzito, ma penso che se tu me lo leccassi un pochino, starei meglio…» Lui forse non aspettava altro, perché quasi subito sentii le le sue labbra e la sua lingua all’opera, deliziosamente. Lorella si era messa sotto di me, a formare un sessantanove, e si era impadronita del mio cazzo, che leccava e succhiava ed io mi godevo le attenzioni… stereofoniche dei due, con le loro dita, labbra e lingue che mi vellicavano delicatamente il cazzo, lo scroto ed il culo, mentre affondavo la faccia nella voragine della donna per leccarla il più possibile in profondità; quando avevo la lingua indolenzita dall’allungamento, la sfilavo dalla sua vagina e le percorrevo il viale trionfale fino al clitoride, dove impazzavo con dolce furia.
    
    Alzai le gambe di lei e le misi le mie braccia dietro le ginocchia, per poterla leccare comodamente dal clito fino al culo, stupendamente dilatatissimo anche lui. Mi parve di sentire il cambio di trattamento che le bocche facevano sul mio cazzo duro ed immaginai che anche Gino si fosse dedicato a spompinarmi. ...
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