1. Le avventure europee di rubie - alla scoperta dell'italia


    Data: 22/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pato3, Fonte: Annunci69

    ... inglese.
    
    "Salve, signore"
    
    "Salve, mi chiamo Claudio"
    
    "Salve, Claudio. Piacere di conoscerti".
    
    "Mettile un dito nella figa, l'ho sverginata da poco", disse Antonio nuovamente in italiano. Claudio infilò il dito medio. "Ti piace?", chiese Antonio.
    
    "È molto bagnata!"
    
    "Di' grazie, Rubie"
    
    "Grazie, signore", disse lei.
    
    Rubie era incredibilmente timida. Ed era mostruosamente eccitata. Era più eccitata che timida. Quindi, nonostante una parte di lei volesse scappare e nascondersi in quella situazione pazzesca, un'altra parte era così grata ad Antonio per averla legata. Così le aveva impedito di scappare e le aveva permesso anche di godere, scoprendo emozioni completamente nuove. Non la stava maltrattando. La stava esibendo. Lei non solo non si era opposta. Lei bramava quei momenti. Non l’avrebbe mai confessato nemmeno a lui, ma lei adorava essere una donna-oggetto. La stava utilizzando come uno strumento di piacere. Ma lui cos'altro era? Lui e quel cameriere? Non erano anche loro strumenti del piacere di lei? Allora era giusto. Era giusto provare emozioni contrastanti. Era giusto morire di timidezza e rinascere per l'eccitazione che le bagnava pure le cosce.
    
    "Allora la vuoi scopare?", chiese Antonio, stavolta in inglese, così che lei potesse capire e sentirsi umiliata per la trattativa su di lei.
    
    "Eh, certo, sì, dopo il turno, torno volentieri!", al cameriere piaceva davvero quella ragazza.
    
    Il cameriere non fece in tempo ad andare via e chiudere la ...
    ... porta, probabilmente molto eccitato, che Antonio aveva già cominciato a masturbarla con due dita, in profondità, velocemente. Restò a guardare sulla porta qualche secondo, poi dovette davvero andare via.
    
    "Abbiamo trovato un cliente", disse Antonio scherzando, pronto finalmente a scopare la ragazza. Era rimasto per tutto il tempo con il cazzo di fuori e adesso voleva andare a sbatterglielo nella figa, senza liberarla dalla quella posizione in cui l'aveva imprigionata.
    
    "Mi tratti come una puttana!", disse fingendosi un po' seccata.
    
    "Non è vero", disse lui sistemandosi dietro di lei e strusciando il cazzo moscio nel tentativo di farselo venire duro.
    
    Non ci volle molto. Duro all'istante, Antonio entrò senza nemmeno mettere il preservativo. Iniziò a scoparla e siccome lei cercò di trattenersi per non cominciare a gridare da subito, lui, rallentando i colpi di cazzo, si coordinò con la mano per schiaffeggiarle la chiappa molto forte.
    
    "Ahhhhhhhh", diceva lei ad ogni sculacciata.
    
    "Uhhhhhhhh", diceva ad ogni infilata.
    
    Aprì gli infissi, le mani ancora legate, e la espose ancor di più alla vista dei passanti, con le tette fuori dalla finestra. In realtà, al terzo piano, non era proprio facile vederla dalla strada. E dalle finestre di fronte nessuno, apparentemente stava guardando. Ma era eccitante lo stesso. Dietro quella ampia finestra con la cornice rinascimentale, poteva esserci un vecchio che si stava masturbando. O un ragazzino che faceva un video per segarsi a ...
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