Le avventure europee di rubie - alla scoperta dell'italia
Data: 22/09/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: pato3, Fonte: Annunci69
... era la bottiglia in sé, che pure un certo piacere lo procurava, anche se preferiva un cazzo caldo ad una fredda bottiglia di vetro. Era l'atto di totale disprezzo da parte sua, che la usava come fosse un corpo inanimato, una bambola per soddisfare i suoi più turpi interessi e le sue disgustose fantasie.
Stancatosi della bottiglia, la lasciò libera. Si sedette a terra dietro di lei. E iniziò a segarsi.
Ma cosa stava aspettando? Perché non iniziava a scoparla? Rubie era lì a gambe aperte, eccitata, bagnata, frustata. E lui stava lì. Non la scopava. Era proprio vero che l'attesa aumenta il desiderio. Stava impazzendo. Le mancava persino la bottiglia fredda.
"Scopami!"
"E' ancora presto"
"Scopami ti prego"
"Non ancora"
Ma perché aspettava? Ce l'aveva anche duro, perché non trombarla.
Lo capì presto. La porta si aprì ed un cameriere entrò. Non notò subito cosa stesse accadendo. Avanzò verso il bagno, ma appena vide la scena si bloccò e chiese scusa uscendo rapidamente. Antonio aveva lasciato il cartello "do not disturb", fuori dalla porta. Ma l'aveva lasciato, volutamente, dal lato opposto. Quello per richiedere il servizio in camera. Adorava esporla così. Umiliarla così.
Antonio lo inseguì, aprì la porta e rimanendo dietro di essa per coprire le nudità da eventuali passanti in corridoio chiamò il cameriere appena uscito.
"Salve signore, credo che lei abbia messo il cartello dalla parte sbagliata. Sono mortificato!"
"No, no! Si figuri. In realtà… ...
... a noi piacerebbe sapere se lei volesse unirsi. Sa, lei è un po' così. Le piace avere un po' di pubblico"
"Capisco, e devo dire… è molto carina, sicuramente. Però. Io non posso. Mi licenziano. Non posso"
"Non lo diremo a nessuno"
"Eh, lo so, lei è sicuramente una persona discreta … per queste cose. Però se non mi faccio trovare dai capi, lei capisce, non la vedranno molto bene"
"Ah, certo. Non può fermarsi neanche 10 minuti. Le lasciamo una bella mancia e dice ai capi che ha dovuto sistemare qualcosa in camera nostra".
"Non posso davvero. Non mentre lavoro"
"A che ora finisce di lavorare?"
"Tra due ore io finisco il turno"
"È perfetto! Tra due ore. Sarebbe meglio prima, ma tra due ore è perfetto, no?"
"Beh, sì mi piacerebbe. In realtà non l'ho vista molto bene, ma credo mi piacerebbe", il cameriere adesso faceva anche lo schizzinoso.
"Venga dentro un minuto, la guardi un po'".
Rubie nel frattempo non si era mossa di lì. D'altronde, come avrebbe potuto? era ancora legata alla finestra. Antonio rientrò con il cameriere. Parlava in italiano. E la rendeva ancora più nervosa poiché non capiva cosa stesse dicendo, ma dal tono sembrava gli stesse mostrando un prosciutto da vendere.
"Eccola", disse una volta dentro al giovane cameriere. "Avvicinati".
I due si avvicinarono e Antonio le accarezzò una chiappa. "Senti, senti", disse lui. Il ragazzo accarezzò la natica e Rubie gemette e rise.
"Rubie, saluta il nostro nuovo amico", disse Antonio in ...