1. Il compagno di stanza esibizionista - parte 3


    Data: 14/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: The_southparker, Fonte: Annunci69

    ... pompare per davvero, masturbandoci con foga, lasciando il dito ben conficcato nel culo.
    
    Vidi la sborra che eruttava dal suo cazzo mentre anche il mio esplodeva. Inarcò la schiena, puntando il cazzo verso l’alto come un fucile. Sparò in aria un fiotto di sperma dietro l’altro, e gli schizzi atterrarono sul suo petto. Sentii il mio seme caldo colpire il mio petto, mentre stringevo la cappella per far uscire ogni minima goccia di sperma, così come fece anche Ivan.
    
    Ansimavamo pesantemente. Quando finì, tolse il dito dal culo e si sdraiò a pancia in su sul letto. Lo guardai mentre raccoglieva con la mano una manciata di sperma dal petto e se la portava alla bocca. Feci lo stesso, succhiando per bene le dita, finché con la lingua non ripulii tutta la mano.
    
    Ci rilassammo e realizzai di essermi appena masturbato di nuovo con il mio coinquilino. Ivan mi guardò, con l’aria stanca ma soddisfatta: “Cazzo, è stato bellissimo!”. Raccolse dell'altro sperma e se lo portò alla bocca. Ed io, ancora ipnotizzato, feci lo stesso. Stavo ingoiando il mio stesso sperma!
    
    Poi diede un’occhiata al telefono. “Porca miseria, è tardi, devo andare a lezione!”. Prese un fazzoletto, si ripulì velocemente e me lo lanciò. “Tieni, pulisciti!”. Presi il fazzoletto e mi ripulii, mentre Ivan afferrò l’accappatoio e corse a farsi una doccia.
    
    Mi sedetti per un momento sul letto, ripensando a quello che era successo. Guardai il fazzoletto sporco di sperma, lo presi in mano e lo annusai. Stavo ...
    ... annusando l'odore di lui, il mio odore. I nostri odori mischiati insieme. Il mio cazzo ebbe un fremito. Cosa mi stava succedendo?
    
    Buttai il fazzoletto, presi l’accappatoio e andai alle docce. Stavolta nel bagno c’erano degli altri ragazzi, ma a farci la doccia eravamo solo io e Ivan. E poi era tardi, quindi non abbiamo potuto ripetere il nostro spettacolo dell’altro giorno. Ivan però lasciò la tenda un po' aperta per permettermi di guardarlo mentre si lavava, ed io feci lo stesso. Mi affrettai, per finire di lavarmi insieme a lui.
    
    Ci asciugammo, ci lavammo i denti e tornammo nelle nostra stanza, io in accappatoio, lui nudo con l'accappatoio sulla spalla. Non gli dava mai fastidio incrociare altre persone nel corridoio. Nel caso, si limitava a salutare e a parlare, come se non fosse nudo.
    
    Tornati in stanza, mise al volo un paio di pantaloncini, niente mutande come al solito, e una maglietta. Anch’io mi iniziai a vestire, dandogli le spalle. “Va tutto bene?” mi chiese. “Sì… è solo che è tutto nuovo per me” gli risposi. Poi aggiunsi: “Ma hai ragione, è stato bellissimo!”, celando un po’ di imbarazzo nella mia voce.
    
    “Ok, volevo solo assicurarmi che stessi bene… perché per me è stato incredibile!”. Poi mi diede una pacca sulla spalla e disse: “Ci vediamo stasera. Ceniamo insieme?”. “Certo. A che ora?”, risposi. “Va bene alle 8 e mezza? Ceniamo fuori?”. Avrei voluto cenare in un posto carino, al limite anche al Mc, ma ero a corto di soldi. “Forse è meglio a mensa” dissi, un po' ...
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