1. Sei amiche in videochat – capitolo 3 di 9


    Data: 13/09/2018, Categorie: Racconti Erotici, Incesti Sensazioni Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... mentre, nella sua mente, le vedeva scivolare tra le labbra della sua passera e muoversi come illustrato nel manuale che aveva appena nascosto nella memoria del telefonino. Nonostante la sensazione di piacere che le provocava quel pensiero, fu costretta ad allontanarlo o le sue mutandine si sarebbero ritrovate nella stessa condizione della maglietta del fratello e i pantaloncini corti che indossava avrebbero fatto credere che fosse incontinente a chi l’avesse vista. Marco le diede un bacio sulla testa. – Fai bene a tenerti in forma. Bella come sei, dovrai sempre scappare dagli spasimanti – le disse lui. Chiara gongolò a quelle parole, sbirciando di sottecchi il fratello e notando, questa volta, che le fissava il solco dei piccoli seni attraverso lo scollo della maglietta convinto che lei non se ne accorgesse. Il sorriso di Chiara si allargò. Forse, pensò, suo fratello un po’ era attratto da lei, ma non voleva ammetterlo. Magari, tutte quelle battutine che faceva e la irritavano erano per provocarla, perché fosse lei a fare il primo passo verso il letto di lui. Ma lei era troppo timida perché accadesse, e temeva che tutto potesse andare a rotoli se avesse fatto una mossa sbagliata. Certo, lui era un ragazzo, ma era pur sempre suo fratello e la società non avrebbe accettato il loro amore fisico. Ma a lei importava poco, e voleva spingere lui a fare il passo decisivo. Per questo aveva indossato una maglietta abbastanza stretta da mostrare un accenno del suo piccolo seno e, dopo ...
    ... l’eccitazione di un attimo prima, anche dei capezzoli che si erano irrigiditi. I pantaloncini da corsa erano della misura giusta per strizzare il suo bel sedere, il risultato di anni di pilates e corse. Anzi, si disse, era il momento di farne sfoggio: si staccò dal fianco del fratello e si alzò in piedi, facendo qualche passo avanti e dandogli le spalle affinché gli fosse impossibile non vedere i suoi bei glutei. Ovvio, non era così sciocca da abbassarsi in avanti come nei film comici, dove la tipa ci prova spudoratamente con il protagonista ponendosi praticamente a novanta, nemmeno fosse stata pronta ad essere montata, ma si afferrò i gomiti sopra la testa e si stirò per prepararsi ad altra attività fisica. Un ragazzo di diciotto o diciannove anni, che Chiara credette di aver già visto a scuola in passato, che passava di lì con la faccia nel telefonino, notando la bionda alzò lo sguardo, subito calamitato dal corpo magro ma ben tornito di Chiara. La ragazza vi trovò l’espressione che avrebbe voluto sorprendere sul volto di Marco. – Ehi, coso! – sbraitò suo fratello, un tono di ira che non lasciava presagire nulla di buono – Continua a guardare il telefono e torna a mettere un piede davanti all’altro. Il ragazzo, sorpreso da quelle parole, abbandonò con un moto di sorpresa e spavento la bellezza di Chiara per osservare qualcosa dietro di lei, poi, senza un fiato, riprese a camminare più spedito di prima. La ragazza rimase un istante stupita, poi scoppiò a ridere sebbene non ...
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