1. Sei amiche in videochat – capitolo 3 di 9


    Data: 13/09/2018, Categorie: Racconti Erotici, Incesti Sensazioni Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

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    Chiara era seduta su una panchina del parchetto vicino a casa, ma la sua attenzione era tutta dedicata allo schermo del telefonino, in particolare alle parole che componevano il capitolo dedicato allo squirting del manuale che Beatrice le aveva spedito il giorno prima: sarebbe potuta avvenire una rapina nel negozio a qualche metro da lei, schiantarsi un aereo alle sue spalle o sedersi accanto Brad Pitt e non se ne sarebbe accorta. Se qualcuno glielo avesse chiesto, la ragazza non avrebbe probabilmente saputo citare qualcosa che avesse catturato il suo interesse quanto scoprire i segreti della stimolazione del punto G, le ghiandole di Skene o la testa del clitoride che comparivano in quel manuale. Solo una sorta di sesto senso le fece riconoscere il suono pesante dei passi che calpestavano le foglie secche di fronte a lei e il rantolare di una persona senza fiato e le fece alzare lo sguardo dallo smartphone. Marco era davanti a lei, le mani sulle ginocchia, la maglietta smanicata blu con una chiazza scura davanti ed una dietro, il viso congestionato. La ragazza, nemmeno guardando il telefonino, premette il tasto sullo schermo per far scomparire il testo che stava leggendo. – Tutto bene? Il fratello, senza riuscire a spiccare una parola ma continuando ad ansimare, alzò una mano sudata per chiedere un attimo e riprendere il fiato. Fece un paio di passi indietro e si ...
    ... lasciò cadere sulla panchina accanto alla sorella. – Hai bisogno di una respirazione bocca a bocca? – chiese Chiara, cercando di caricare la voce di un accento di scherno. Marco lasciò cadere la testa all’indietro aprendo le labbra e respirando rumorosamente. – Per essere uno che fa palestra, – dovette constatare la ragazza, – di resistenza non ne hai nemmeno un po’. – Odio correre – disse lui con un po’ meno fiatone rispetto a prima. – Mi sa che la cosa è reciproca – ribatté lei. Marco le scoccò un’occhiata in tralice. – Tu invece sei in perfetta forma. Alla ragazza sembrò che Marco la fissasse un po’ troppo intensamente per essere un fratello, ma pensò fosse solo il desiderio che anche lui provasse verso di lei quello che lei sentiva nei confronti di lui. – Corro spesso. Mi fa sentire bene e felice. – E brava la mia sorellina! – rispose Marco, alzando una mano per accarezzarla tra i capelli, ma vedendo il sudore sul braccio si fermò e lo abbassò. – Magari la carezza te la faccio quando sono un po’ più asciutto. Chiara si lasciò sfuggire un sospiro di delusione, ma si spinse verso il ragazzo e appoggiò la testa sulla spalla muscolosa, sorridendo. L’afrore di maschio del fratello le invase le narici, riempiendola di desiderio. Nonostante avrebbero potuto strizzarlo per il sudore e caldo per la fatica, le parve di essere nel luogo più piacevole al mondo, che non avrebbe cambiato con nessun altro. Strinse la mano che il fratello voleva usare per accarezzarla e fissò le sue dita, ...
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